Prestigioso riconoscimento per il maresciallo sangavinese Gianluca Passalacqua, 28 anni, che in provincia di Grosseto a Porto Ercole, città del Caravaggio, ha ricevuto la menzione d’onore del premio Caravaggio nella sezione edita narrativa storica con il romanzo storico intitolato "L’aggressione al palazzo della direzione della miniera di Ingurtosu - le indagini dell’arma dei carabinieri”, che descrive le indagini relative alla rapina alla direzione della miniera di Ingurtosu verificatasi nel febbraio 1948. Un testo frutto di meticolose ricerche e di studi di atti storici durati 2 anni.

È felicissimo Gianluca Passalacqua: «Per me partecipare a questa premiazione è stata un’emozione sia perché il testo è stato scelto tra quelli di 2mila partecipanti sia perché ho avuto la fortuna di incontrare scrittori di grande spessore letterario. Questo evento lo dedico al giovane carabiniere Giulio Speranza (medaglia d’argento al valor militare alla memoria) a cui è dedicato il testo, caduto da eroe in quella rapina. Il suo esempio mi ha ispirato nella scelta di indossare la nostra prestigiosa uniforme. Inoltre questo riconoscimento all’interno del premio Caravaggio è stato un modo per ricordare il suo sacrificio 75 anni dopo, facendolo conoscere anche in ambito nazionale».

Era il lontano 1948 quando Giulio Speranza, (originario di Sois, una frazione di Belluno) a cui è dedicata la caserma della stazione dei carabinieri di San Gavino, fu ucciso dai banditi mentre tentava di sventare una rapina. Aveva preso servizio nell’Isola da un solo mese. Gianluca Passalacqua ha conosciuto la sua storia sin da piccolo perché il padre Sergio è da anni luogotenente della stazione dei carabinieri del paese del Medio Campidano.

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