Ricche proposte anche per il 2019 al Murats, il Museo unico regionale dell’Arte tessile sarda. Sono infatti varie le mostre che, oltre alla collezione storica e al tappeto corale, potranno visitare quanti raggiungeranno il museo di Samugheo.

Nei giorni scorsi l’esecutivo Demelas ha esaminato e approvato le attività per il 2019.

Due mostre coinvolgeranno alcuni creativi e designer sardi che utilizzeranno la tessitura per comunicare la propria visione artistica, affrontando anche una serie di tematiche sociali del nostro tempo.

“La tessitura – spiega il direttore del museo Baingio Cuccu - verrà utilizzata come forma di comunicazione sociale, una rilettura dell’utilizzo dell’iconografia per arrivare a tutti”.

Ci sarà quindi la mostra antologica sul tappeto sardo. Intende raccontare la storia del tappeto in Sardegna riunendo in un unico evento manufatti di tutti i centri dell’Isola che hanno avuto una storia tessile.

“L’intento è riscoprire una parte della produzione tessile che ha fatto la storia di questa produzione, a partire dalle prime collaborazioni e cooperazioni tra artisti, designer, creativi e artigiani.

Una parte dell’esposizione sarà dedicata a queste sperimentazioni che hanno dato la possibilità di sondare nuove modalità di raffigurazione dell’iconografia tradizionale diventando in seguito icone”, aggiunge Cuccu.

In programma poi una mostra in collaborazione con il progetto “Andando via.

Aspettando Grazia Deledda”.

Il Murats ospiterà un’esposizione di tappeti che verranno realizzati in questi mesi. E poi la biennale della fiber art. “Il progetto – proseguono - vuole mostrare tutte le sperimentazioni più interessanti del settore tessile in cui artisti, designer e architetti sardi e non esporranno opere, progetti o installazioni”. Infine in cantiere il progetto “Collezione tessile Banco di Sardegna”.
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