Rosita Celentano e Attilio Fontana in tour nell’Isola
La figlia del Molleggiato è la protagonista femminile de “L’Illusione Coniugale” in scena fino a domenica 12 gennaio(Foto concessa)
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E’ iniziata ieri da Alghero la tournèe nell’Isola di Rosita Celentano e Attilio Fontana protagonisti de “L’Illusione Coniugale” di Éric Assous, nella traduzione di Giulia Serafini, assieme a Stefano Artissunch che firma anche la regia.
Una produzione di Synergie Arte Teatro, in cartellone per la Stagione della Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, presieduto da Antonio Cabiddu e diretto da Valeria Ciabattoni, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni aderenti al Circuito e della Fondazione di Sardegna.
Dopo il grande successo della prima regionale, la pièce sarà rappresentata domani, giovedì 9 gennaio, alle 20.30 al Teatro Costantino di Macomer, dopodomani alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 11 gennaio alle 21 al Teatro San Bartolomeo di Meana Sardo e infine chiusura domenica 12 alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale.
“L’Illusione Coniugale” dell'affermato drammaturgo, sceneggiatore e regista francese Éric Assous, insignito del Grand Prix du Théâtre de l'Académie Française per le sue opere teatrali nel 2014 e due volte vincitore del Premio Molière, nel 2010 proprio per “L'Illusion conjugale” e nel 2015 per “On ne se mentira jamais !”, è una commedia dolceamara sulle contraddizioni del cuore e sulla complessità degli affetti.
Uno spettacolo raffinato e brillante, incentrato su uno spietato gioco della verità, per una riflessione sul matrimonio all'inizio del Terzo Millennio: una coppia decide di affrontare la questione delle eventuali reciproche infedeltà attraverso una sincera confessione delle rispettive trasgressioni e “distrazioni”, a partire dai numeri, quasi a voler misurare la gravità del danno, o dell'inganno.
Una provocazione o meglio una sfida che Giovanna lancia a Massimo, suo marito, incorreggibile libertino, forse anche una strategia per uscire da una crisi e ridare nuovo slancio alla loro relazione, infrangendo un muro invisibile fatto di silenzi e incomprensioni, segreti e bugie, un'opportunità per fare tabula rasa degli errori del passato e ricominciare da zero.
Se la donna indaga con nonchalance sulle molteplici avventure del consorte, quasi per una semplice curiosità statistica, nell'uomo la rivelazione di una liaison di lei suscita un'inattesa e feroce gelosia, insieme con la necessità dal gusto vagamente masochistico di scoprire il nome del rivale. La reazione dell'intemerato tombeur de femmes davanti all'ammissione di quell'unico tradimento, assai più grave ai suoi occhi delle sue fugaci scappatelle, così esagerata e paradossale, fa emergere tutta la sua fragilità non disgiunta da una punta di narcisismo. Nella sua confusione e nel suo turbamento, i suoi sospetti ricadono su Claudio, un amico di famiglia, così che un banale invito a pranzo si trasforma per l'ignaro ospite in una vera e propria “trappola”: sottoposto a un fuoco di fila di domande sempre più stringenti e mirate e costretto a rispondere sugli aspetti più intimi della sua vita, il malcapitato diventa testimone e strumento del duello verbale tra i due coniugi, in un susseguirsi di equivoci e coups de théâtre con un finale tutto da scoprire.
L.P.