Insieme sul palcoscenico, uniti nella vita. Così i due primi ballerini della Scala di Milano, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, hanno intrapreso una nuova avventura: quella che li ha resi testimonial della Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite (FIRA). La coppia, che si trova a Cagliari per l’unica tappa nazionale della tournée del Lago dei Cigni con il corpo di ballo della Scala, stamattina ha incontrato il pubblico nel foyer del Teatro Lirico cittadino. Con loro anche il sovrintendente Nicola Colabianchi, il professor Alberto Cauli, docente ordinario di Reumatologia dell’Università di Cagliari, Direttore della Reumatologia dell’AOU di Cagliari e membro del CdA di FIRA e la dottoressa Aurora Marsotto, consigliere del Cda FIRA.

«La nostra vita è incentrata sul movimento, sulla danza e sull’espressione – spiega la Manni –. Non potremmo mai immaginare una vita senza la possibilità di muoverci, di esprimere i nostri sentimenti ed emozioni attraverso il nostro corpo. Questo è precluso alle persone che soffrono di patologie reumatologiche. Ciò che per noi è una cosa scontata per loro non lo è. Per questo ancora di più vogliamo puntare i riflettori su queste malattie e sul lavoro che FIRA fa da anni per trovare una cura, speriamo definitiva».   

La coppia raccoglie idealmente il testimone della grande étoile Carla Fracci, per 12 anni al fianco della Fondazione. «Lei è stata la prima e storica testimonial. Per noi è un grandissimo onore poter essere i suoi successori, dopo aver lavorato con lei pochi mesi prima della sua scomparsa. Ci ha insegnato molte cose sia sulla danza che sulla vita di tutti i giorni. La sua grandezza traspare anche da questi gesti», racconta Andrijashenko, ricordando la ballerina milanese. L’impegno dei coniugi ha avuto inizio con la realizzazione di uno spot di sensibilizzazione sull’importanza della ricerca e un invito a devolvere il 5 x 1000 a FIRA, che li vede protagonisti. Nel video Nicoletta interpreta simbolicamente con la danza lo scopo della ricerca che aiuta chi vive una situazione di dolore e costrizione a causa della malattia, interpretato da Timofej, a liberarsi e tornare a muoversi in armonia.

Ad aprire l’incontro, con i saluti istituzionali, il sovrintendente Colabianchi che non ha nascosto l’orgoglio del Lirico «per essere riuscito a portare la Scala e il suo corpo di ballo a Cagliari. Questo titolo, il Lago dei Cigni, così amato dal pubblico per noi è un grande risultato. Siamo felici anche dell’iniziativa con FIRA, che ringrazio: la ricerca scientifica deve andare di pari passo con la cultura e con l’arte».

Tra i temi discussi nell’incontro anche l’importanza di sensibilizzare i cittadini sulla diagnosi e cura delle malattie reumatologiche, tra cui artriti ma anche artrosi, fibromialgia, lupus, connettiviti, che interessano oltre sette milioni di italiani. «Io ringrazio Nicoletta e Timofej per aver accolto il nostro invito. Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco due stelle della danza, che si sono messi a disposizione per una causa sociale» sottolinea Alberto Cauli, professore ordinario di Reumatologia dell’Università di Cagliari, Direttore della Reumatologia dell’AOU di Cagliari e membro del CdA di FIRA. «In Italia c’è la necessità di stimolare e sostenere la ricerca scientifica indipendente. Negli ultimi anni la ricerca reumatologica ha fatto enormi progressi nell’identificazione delle cause delle principali malattie reumatologiche e di farmaci intelligenti che hanno contribuito a migliorare la vita dei pazienti. Noi raccogliamo fondi per la ricerca scientifica tenendo ben presente però che l’obiettivo è mettere a disposizione del malato tutti questi passi avanti».
 

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