Quartu entra a far parte della nascente rete nazionale del Romanico in Italia, attraverso l’accordo di collaborazione fra la Fondazione “Sardegna Isola del Romanico” – di cui la città fa parte – e la Fondazione “Lemine” di Bergamo. Sardegna e Lombardia saranno unite da una convenzione operativa volta a valorizzare il loro enorme patrimonio storico e architettonico di epoca romanica.

L’accordo è stato firmato a Bergamo da Antonello Figus e Giambattista Brioschi, i presidenti delle due fondazioni. Presenti anche diversi sindaci e delegazioni dei Comuni sardi aderenti alla rete del Romanico, fra cui quella del Comune di Quartu Sant’Elena che conta nel suo territorio diverse testimonianze di epoca romanica.

L’incontro ha permesso di fare il punto sull’iter che porterà ben presto alla costituzione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale «Small Communities with Great Cultural Heritage», che prevede una partnership tra l'Associazione Lombarda piccoli comuni, la Fondazione Sardegna Isola del Romanico e l'Associazione piccoli comuni del Baden-Wuerttemberg.

«L’idea è quella di sviluppare progettualità complementari e porsi obiettivi comuni al fine di promuovere il Romanico Sardo in Lombardia, ed in prospettiva anche in Europa», ha spiegato Annamaria Demurtas, consigliera comunale del gruppo Rinascita e delegata per il Comune di Quartu. «Il comune – continua –  può a buon diritto ambire al ruolo di capofila locale nell’ambito del romanico, essendo presenti nel nostro territorio ben 6 siti religiosi di epoca romanica: le chiesette di Santa Maria di Cepola, San Pietro di Ponte, San Benedetto, Buoncammino, San Forzorio e Sant’Agata”.

L’adesione alla Fondazione Sardegna Isola del Romanico del comune quartese è arrivata nel mese di luglio, con il via libera del Consiglio. Il fine ultimo è quello di costruire una strategia di valorizzazione dei beni culturali cittadini che possa sostenere lo sviluppo di opportunità turistiche, lavorative e culturali di eccellenza, in un’ottica di sinergia con gli altri territori nell’isola e fuori dall’isola.

In calendario ci sono diversi interventi di potenziamento e sviluppo del territorio, di rafforzamento delle sue capacità attrattive, di consolidamento dei valori identitari e di sviluppo locale sostenibile.

«Le chiese costruite in stile romanico fra la metà dell’XI e gli inizi del XIV secolo rappresentano una parte importante del patrimonio storico monumentale della Sardegna, e Quartu può vantare unica nell’isola una molteplicità di siti che ora attendono solo di essere conosciuti», conclude la Demurtas.

(Unioneonline/v.f.)

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