Gli studiosi hanno sempre pensato che tra i calchi delle vittime di Pompei ci fossero due donne abbracciate.

E invece a stringersi un attimo prima di essere sommersi, nel I secolo, da una coltre di ceneri e lapilli provenienti dall'eruzione del Vesuvio erano due uomini.

La scoperta, avvenuta tramite tac e analisi del Dna, riguarda i due corpi conservati nella Casa del Criptoportico, ricavato negli scavi di Pompei dall'archeologo Vittorio Spinazzola agli inizi del Novecento.

"Pompei non finisce mai di stupire", ha commentato Massimo Osanna, direttore generale della Soprintendenza per i beni archeologici.

E sull'ipotesi che i due fossero amanti, anche data la loro posizione, "Si può ipotizzare - ha detto - ma è difficile averne la certezza".
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