Meta di tante estati in compagnia, punto di ritrovo per una passeggiata serale, per una nuotata o una partita di pallone.

Ma anche per una villeggiatura a pochi passi dalla città. Il Margine Rosso, località di mare del Comune di Quartu Sant’Elena, si affaccia sul Golfo degli Angeli e rappresenta anche una “terra di confine” prima della (temuta, per le sue curve) litoranea che da Cagliari porta alle più lontane Torre delle Stelle, Solanas, Villasimius. La sua spiaggia vanta una sabbia fine e bianca – che tende al dorato –, acqua cristallina e un fondale basso che a periodi ospita le posidonie, portate dalle correnti. Ma il nome del luogo spesso può destare perplessità: qual è la sua origine?

L’ipotesi più accreditata vuole che derivi dal termine sardo “margiani arrubiu”, ossia volpe rossa.  È probabile che la specie autoctona della Sardegna, prima del boom edilizio degli anni ‘60 che ha popolato la zona con villette e piccoli condomini, abitasse nelle colline che sovrastano la costa. Trovata una spiegazione per il colore rosso, resta la perplessità sulla parola “margiani” che diventa “margine”. In questo caso si tratterebbe di una semplice italianizzazione del termine, che fa “sparire” la volpe lasciando spazio al “margine”. Il cambiamento non farebbe storcere troppo il naso perché, alla fine, la spiaggia “delle volpi rosse” è anche a tutti gli effetti un’estremità: quella opposta alla tanto amata Sella del Diavolo

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