In programma a Oristano, lunedì 31 luglio, tre diversi appuntamenti all'insegna del tema delle "prigioni" spirituali e culturali nell'ambito del Festival Dromos.

Una serie di riflessioni artistiche sui "recinti" nei quali ciascuno può entrare inconsciamente o volontariamente.

I primi due eventi sono previsti alle 18.30 al Centro di Salute Mentale di Oristano (Ospedale Vecchio, piazzale San Martino) per assistere alla performance "Volare", un progetto d'integrazione tra arti visive e drammatiche, e alla mostra fotografica "Inifinti invisibili". Saranno esposti 14 scatti di Pierluigi Colombini dedicati alle "prigioni".

Alle 20, invece, all'Hotel Mistral 2, sarà inaugurata la mostra "Identity bodies", che propone una selezione di opere di Angelo Cricchi, Davide Curreli, Daria Endresen, Juha Arvid Helminem, Daniela e Francesca Manca, Moju Manuli, Tonino Mattu, Michele Mereu, Pietrolio, Egle Picozzi, Alessandra Sayed, Pietro Sedda. "Artisti nazionali e internazionali che con finalità e mezzi differenti, hanno fatto del corpo, del suo occultamento o della sua ostentazione, il loro campo d'indagine estetica", spiegano i curatori della rassegna, Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu.

(Redazione Online/P)
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