Il Festival nazionale della Comunicazione, in programma ad Oristano sino al 13 maggio prossimo, ha aperto il sipario ed ha presentato i primi ospiti.

Mercoledì sera il teologo Vito Mancuso ha dialogato con l'arcivescovo Ignazio Sanna, sui temi legati alla verità e alla libertà, suggeriti per questa edizione del festival proprio da Papa Francesco. L'arcivescovo ha messo in rilievo come questi temi coinvolgano sempre lo stile di vita delle persone, perché l'individuo vuole vivere in verità e anche in libertà, due dimensioni alle quali nessuno vuole rinunciare.

Mancuso ha posto, alla numerosa platea dell'auditorium di San Domenico, la domanda: "Chi comanda veramente oggi: la verità o la libertà?" Ha messo a confronto il passato ed il presente, ricordando come per secoli si è discusso sempre di questi temi.

Oggi un altro personaggio, ben noto alla ribalta nazionale, ha arricchito il festival: Don Maurizio Patriciello, il prete che ha portato alla luce l'inquinamento mortale della Terra dei fuochi è stato ospite, al mattino, del liceo De Castro e nel pomeriggio ha preso parte ad un faccia a faccia con Celestino Tabasso, presidente dell'Associazione stampa sarda.

Il prete scomodo alla criminalità campana e non solo, ha raccontato le sue esperienza maturate nella parrocchia di Caiano. Le sue denunce e il grande impegno della Chiesa ha permesso di portare alla ribalta della cronaca il traffico di rifiuti tossici che la Camorra e la mafia seppellivano nelle campagne del napoletano.

Venerdì altro importante appuntamento, ore 20,30 al cinema Ariston, sarà di scena Giacomo Poretti, del gruppo di Aldo e Giovanni. Reciterà un monologo dal titolo "Le notizia nascono sui cavoli".
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