Quattro studenti sardi alle finali delle Olimpiadi di italiano in programma domani, giovedì 18 aprile, a Ercolano. In gara ci saranno Margherita Messina, del Liceo Siotto di Cagliari, Daniele Loche dell’Istituto Pischedda di Bosa, Riccardo Orgolesu, Liceo Classico e Linguistico 'Antonio Gramsci' di Olbia e Francesco Secci del Liceo Scientifico "Enrico Fermi" di Nuoro. Ai finalisti sono richieste conoscenze vaste. Devono infatti superare le prove individuate dal Ministero dell’Istruzione e da un’ampia comunità scientifica di cui fanno parte linguisti e componenti dell’Accademia della Crusca. Per i quattro studenti sardi la grande soddisfazione di aver raggiunto un grande traguardo e la speranza di ottenere il titolo più ambito. Ecco i pensieri dei giovani partiti dall'Isola per partecipare alla competizione.

Margherita Messina

“Fui iscritta per la prima volta ai Campionati in prima superiore dalla mia insegnante di italiano del Biennio. Ho partecipato alle gare ogni anno, allenandomi con esercitazioni fornite dai referenti scolastici e utilizzando anche quelle presenti sul sito dei Campionati. Prima delle prove sono previste nella nostra scuola anche simulazioni in presenza per i partecipanti, che vengono poi corrette collettivamente insieme alla docente”.

Daniele Loche

"Non scrivo spesso al di fuori della scuola ma mi capita, a volte, di mettere nero su bianco i miei pensieri. Sono venuto a conoscenza dei Campionati grazie alla mia scuola e mi sono esercitato con le prove degli anni passati".

Riccardo Orgolesu

"Ho un ottimo rapporto con la scrittura, che vivo sempre come un piacevole incontro con la mia interiorità, dal quale scaturiscono idee e movimenti che prendono forma e trovano spazio per essere fissati sul foglio; un mezzo per fuggire dalla realtà o per comprenderla, analizzarla, capirla meglio, non molto diversamente dalla lettura. Scrivo per diletto, lavorando a un progetto che spero un giorno di concludere e forse pubblicare e in passato ho scritto degli articoli, esperienza di cui sono molto felice e soddisfatto”.

Francesco Secci

"Sogno di raggiungere il successo come cantante e chitarrista, e di poter vivere di musica, insieme alla mia band. Se non riuscissi a convertire la mia passione nel mio lavoro, mi piacerebbe fare l'ingegnere (magari aerospaziale)".

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