Arte nel parcheggio, ad Olbia si può fare tanto più se lo spazio espositivo è adiacente a due importanti siti culturali della città, la Basilica di San Simplicio e alla necropoli.

L’iniziativa è dell’Aspo, l’azienda che gestisce i servizi pubblici e il trasporto urbano, non nuova a simili progetti che abbelliscono, ad esempio, le  pensiline di bus con disegni identitari o colorano le pareti delle aree parking con vivace street art. L’evento inaugura un nuovo ambiente che artisti e cittadinanza sono stati invitati fare proprio. «Abbiamo pensato di proseguire in questa direzione – ha spiegato il direttore generale Aspo, Massimo Putzu – sia per valorizzare gli artisti locali ma anche perché abbiamo constatato come il bello sia in grado di scacciare il brutto. Le pareti dove vi sono installazioni artistiche vengono rispettate; per noi che ci occupiamo anche di decoro urbano è un aiuto nella lotta quotidiana per contenere gli imbrattamenti poco artistici».

L’installazione è stata curata da Daniele Pipitone, patron dell’associazione “Per arte vie”, studiata specificatamente per questo luogo.

«Per arte vie si dedica alla valorizzazione dell’arte contemporanea - ha detto il curatore - ultimamente cercando di portare l’arte nei luoghi inusuali e della quotidianità. L’artista scelto per questa prima esposizione è Tonino Mattu, originario di Fonni: la sua attività si basa spesso sulla rielaborazione di foto storiche e d’archivio ma in questo lavoro si è concentrato sui manifesti pubblicitari rielaborando una nota réclame».

Dai gelati Motta ai gelati Mattu, l’opera ricca di ironia e caratterizzata dalla riconoscibile cromia, si arricchisce della ripetitività dei pannelli in serie, tipica della comunicazione pubblicitaria.

«E’ interessante che l’opera sia collocata in questo spazio piuttosto che in una galleria– ha aggiunto l’artista – proprio perché l’installazione che abbiamo ideato insieme a Daniele riprende il metodo pubblicitario». L’opera evidenzia un’antitesi in quanto il prodotto che viene reclamizzato non esiste: «L’arte può essere effimera – sottolinea Mattu - ma nella mia visione non potrà mai essere considerata solo un prodotto che nasce  per essere commercializzato o riprodotto in serie». Lo spazio è aperto h24, la mostra visibile fino a fine mese.  

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