Si parla delle miniere abbandonate della Sardegna, degli operai che hanno perso il lavoro e di una "ribellione, inutile e perdente" come sottolinea il regista sassarese Sergio Scavio. E' un tema che riguarda tutta l'Italia e non solo, perché si possono trovare in tutte le regioni i lavoratori illusi, poi mantenuti anche senza un lavoro da svolgere e quindi abbandonati al proprio destino. Da martedì "La guerra di Cesare" arriva nelle sale, distribuito da RS Productions e Mirari Vos.

Il regista Scavio, che è anche co-sceneggiatore insieme a Pier Paolo Piciarelli, aggiunge: "La guerra di Cesare rappresenta il tentativo di raccontare la bellezza insostituibile delle cose che non servono più, attraverso la descrizione di un mondo molto vicino a me, lo spirito della mia città, Sassari, e di una Sardegna mineraria segnata dalla fine di un'epoca, dall'esaurimento delle risorse e dall'abbandono”.

Il film si è fatto apprezzare al Bif&st - Bari International Film&Tv Festival, ricevendo il Premio “Meridiana Migliore Attore Protagonista” per l’interpretazione di Fabrizio Ferracane. Nel cast oltre a Fabrizio Ferracane, che interpreta Cesare, anche Alessandro Gazale, Luciano Curreli, Francesca Ventriglia, Sabina Zicconi, Antonello Grimaldi.

Il film è una produzione Ombre Rosse e WellSee, in associazione con Metaphyx, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo del Mic – Ministero della Cultura, della Regione Sardegna  e l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione Spettacolo e Sport, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, Fondazione di Sardegna, Roble Factory.

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