Via ai "Lup 4.0", Laboratori Urbani Partecipati, nell'ambito del progetto Neet Equity portato avanti dall'Unicef Italia e rivolto a 300 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 22 anni di Napoli, Taranto e Carbonia.

Tema oggetto di approfondimento è: "Idee per la Ripartenza".

"Essere Neet, ovvero non studiare, non lavorare, né seguire percorsi di formazione, è una condizione di disagio ed esclusione sociale, che priva i ragazzi e le ragazze di una possibilità di futuro, lasciandoli indietro", ha dichiarato Carmela Pace, vice presidente di Unicef Italia.

"Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia i giovani tra i 15 e i 29 anni non occupati e che non seguono corsi di formazione sono circa 2 milioni, il 22,2%: la quota di 'neet' più elevata rispetto alla media dei Paesi dell'Unione Europea del 12,5%. Nel Mezzogiorno l'incidenza dei neet è più che doppia (33,0%) rispetto al Nord (14,5%) e molto più alta di quella rilevata al Centro (18,1%). Il periodo di emergenza che stiamo vivendo a causa del Covid-19 non fa altro che acuire la condizione in cui questi giovani versano. È nostro dovere garantirgli opportunità e percorsi di studio e formazione alternativi e di qualità. Ora più che mai, nessuno deve essere lasciato indietro".

Fino al 29 novembre 2020 i ragazzi del progetto "Neet Equity" potranno aderire ai "Lup4.0", ricevendo informazioni sugli elaborati e la possibilità di partecipare a due webinar tecnici sulla progettazione sociale e tecniche e regole della comunicazione.

Gli elaboratori potranno essere realizzati sotto forma di storytelling fotografico, video, podcast o manifesti pubblicitari. I più originali saranno presentanti nel corso di un Forum online che si terrà nel 2021.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata