Meno auto e più biciclette: l'appello delle associazioni per il dopo-emergenza
"Sarebbe un peccato se per mancanza di valide alternative la scelta del mezzo per muoversi ricadesse sull'automobile"Nello scenario della fase successiva alla quarantena, quella nella quale si inizierà ad uscire di casa con le dovute cautele, è già possibile prevedere un drastico calo dell'utilizzo dei mezzi pubblici (vicino all'80%) che possono portare all'affollamento e un uso maggiore dell'auto. Una dozzina di associazioni di tutta l'isola hanno scritto alla Regione Sardegna e ai comuni sardi perché vengano considerate alternative alla circolazione delle auto: "Sarebbe un peccato se per mancanza di valide alternative infrastrutturali e politiche dedicate, la scelta del mezzo per muoversi ricadesse obbligatoriamente sull'automobile: una crescita di grandi proporzioni dei veicoli motorizzati privati circolanti non è sostenibile, neppure nella nostra regione e nelle nostre città: occorre esserne consapevoli!".
I contro all'utilizzo quasi esclusivo dell'auto sono troppi: salute individuale, inquinamento, vivibilità delle aree abitate, impatto sul clima, ridotto diritto alla mobilità e autonomia di utenti vulnerabili, quali minori, disabili e anziani, maggior costi per gli individui (possedere un'auto costa in media 4.000€/anno) e per la comunità. "Per questo, promuovere la mobilità a piedi, in bicicletta o con altre forme di micro-mobilità attiva come monopattini, skateboard, pattini a rotelle, appare la migliore soluzione per permettere, entro distanze limitate, di sostenere la crescita esponenziale della domanda di mobilità individuale che si prevede già avverrà, a partire dall'avvio della (speriamo prossima) seconda fase della gestione della crisi sanitaria, a vantaggio di tutte/i".
La proposta delle associazioni mette in evidenza anche il clima favorevole della Sardegna per l'uso di mezzi alternativi e si conclude così: "Perché le iniziative siano efficaci richiedono una programmazione strategica di lungo periodo, accompagnata da azioni di adattamento urbano, di semplice realizzazione, a basso costo ed elevato potenziale di replicabilità e scalabilità immediate per ridisegnare gli spazi pubblici e adeguarli alle future necessità di mobilità delle persone e salubrità dei luoghi abitati. Le organizzazioni firmatarie si mettono a disposizione, per fornire agli amministratori tutto il supporto informativo e tecnico necessario per accompagnare il processo di identificazione e adozione delle misure di mobilità attiva del post-covid19 adeguate alle condizioni locali".
Molte le associazioni firmatarie, suddivise fra Olbia, Sassari e Cagliari.