Prende ufficialmente il via, a Martis, la seconda edizione del Festival Letterario Ethno's

Dedicato interamente alle donne, il primo appuntamento del festival si è tenuto al museo Paleobotanico dove è stata inaugurata la mostra bibliografica dal titolo “Donne, letteratura e Nobel. Le 17 premiate”. Protagoniste le diciassette autrici che dal 1909 ad oggi sono state insignite del prestigioso riconoscimento. 
Nanni Campus, consulente per il festival, ha introdotto la serata “al femminile” spiegando come Ethno's intenda radicarsi sul territorio ed estendere il ventaglio degli eventi a più forme d’arte. 
Carmelana Nuvoli, della CoMeS Cooperativa mediateche sarde, ha fatto un breve excursus riguardante il Nobel, premio discusso spesso teatro di polemiche riguardanti sia la connotazione prettamente maschile sia il suo essere sbilanciato verso l’Occidente.

L’installazione artistica, composta da totem cubici ritraenti le scrittrici, si snoda in un percorso dove è possibile sfogliare alcuni testi e riflettere sul ruolo chiave che queste donne hanno avuto nel raccontare i loro tempi. Le bibliotecarie dello SBANGL hanno poi dato inizio a un reading letterario e musicale con brani tratti dalle opere delle autrici, partendo dalla svedese Selma Ottilia Lovisa Lagerlöf, premiata nel 1909.

Uno spazio è stato dedicato a uno dei partner del Festival Letterario Ethno's, il Club letterario Jane Austen, rappresentato da Gabriela Podda, la quale ha raccontato su cosa si basa l’idea della lettura collettiva. 
Ultima ospite della prima giornata del festival è stata la scrittrice Roberta Sale che, insieme alla manager culturale Giuditta Sireus, ideatrice del Club di Jane Austen Sardegna, ha presentato “Un filo nel vento. Storie di donne”.

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