Manu Aresu: in quadri e sculture maschere, donne sarde e nostra madre terra

Lavora in una tabaccheria di piazza Vittorio Emanuele, nel cuore della Lanusei più antica e più vera. Prerogative? Sorrisi, buone maniere, simpatia contagiosa. La sua vera passione, però, è la scultura. Diplomata 22 anni fa al liceo artistico Delitala, Manuela Manu Aresu ha realizzato un centinaio di opere tra sculture, bassorilievi e pitture.

Usa materiali in legno e das per le sculture, acrilico e gessetti per i quadri. "Ho scelto questi materiali perché entrambi appartengono alla terra". 41 anni, di Lanusei, ha un lavoro stabile e un sogno nel cassetto: un laboratorio suo. Nell'immediatezza scolpisce e dipinge. "È un metodo per sfuggire alla noia che è nemica delle sensazioni iniziali".

Adesso che è tempo di Carnevale, giova ricordare che tra le opere più ispirate di Manu ci sono le maschere tradizionali, "un omaggio alla nostra terra sarda. Mamuthones, boes". E bronzetti. Molti turisti arrivati l'anno scorso prima del ciclone pandemia ne sono rimasti estasiati. "In particolare una coppia tedesca e molti sardi che stanno all'estero. Vogliono la Sardegna da portarsi a casa a ogni costo".

L'artista riconosce l'importanza dei social come vetrina. "Sono la migliore galleria d'arte, aperta, visitabile da tutti e accessibile". Non a caso le opere di Manu sono cliccatissime sul suo profilo Instagram. Tematiche nascoste, personalizzate. Una su tutte: la condizione femminile. "Per me è istintivo dare importanza alla donna. Nelle rappresentazioni anche familiari il ruolo della donna è preminente, con la sua forza". E poi nostra madre terra. Considerazioni liberamente tratte dalla galleria di Manu Aresu. Titolo: la Rinascita. Sullo sfondo della Sardegna in legno, le lacrime di una donna rigano l'Isola e alimentano una fiamma di speranza in una nuova rinascita. "Rappresenta la rinascita della nostra terra, le lacrime di una donna forte che alimentano la fiamma della rinascita stessa". Elementi che ricorrono le riproduzioni delle maschere di Barbagia e del bronzetto sardo. L'orgoglio dell'appartenenza, la sensibilità di un'ogliastrina della porta accanto che ha un cuore grande e un'ispirazione forte. Manu, la visibile.