Macomer, cala il sipario sulla XXII mostra del libro edito in Sardegna
Migliaia i visitatori che hanno animato i padiglioni di Filigosa e Tamuli alle ex caserme MuraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Migliaia di partecipanti alla XXII edizione della mostra del libro edito in Sardegna, che si è chiusa ieri. Un vero successo.
Migliaia i visitatori, autori, editori e scolaresche, che hanno animato i padiglioni di Filigosa e Tamuli (ex caserme Mura), del Centro Servizi Culturali, quindi la biblioteca comunale e gli altri presidi di cultura diffusi nel territorio del Marghine.
Molto soddisfatti il sindaco Riccardo Uda e l’assessore alla Cultura Fabiana Cugusi, che ieri notte, dal palco del Teatro Costantino, hanno ringraziato tutte le persone che hanno lavorato per la buona riuscita dell’evento e coloro che hanno partecipato ai numerosi incontri a partire dagli editori, protagonisti della manifestazione insieme ai libri e agli autori.
Una manifestazione che ha visto la presenza di ben 56 ospiti che si sono alternati con laboratori, esposizioni, incontri e dibattiti, oltre 11 le case editrici rappresentate, a cui si unisce l’associazione degli Editori Sardi Indipendenti.
Ai libri erano legate anche le 6 mostre allestite a Casa Attene, nei locali dell’Ex Alas, nella biblioteca comunale e al Teatro Costantino.
Molto partecipati i laboratori destinati alle scuole: circa 1600 gli studenti coinvolti. In altri casi sono stati gli autori a raggiungere i diversi paesi del Marghine, che hanno aderito all’iniziativa con la collaborazione attiva dell’Unione dei Comuni. Una componente fondamentale della manifestazione è rappresentata proprio dai giovani a cui il coordinamento del Centro Servizi Culturali e il Comune hanno riservato grande attenzione. Il sindaco Uda: "I ragazzi sono il futuro e proprio le scuole saranno sempre più coinvolte. La prossima edizione si svolgerà in primavera anche per poter lavorare con gli studenti durante l’anno scolastico in vista della Mostra". L’edizione di quest’anno si è distinta per le contaminazioni tra linguaggi. "Se la letteratura è la naturale protagonista dell’evento- dice Fabiana Cugusi, assessore alla cultura- grande spazio è stato dato all’archeologia, alla musica, all’illustrazione, alla fotografia". Numerosissimi e vari gli argomenti trattati. La Mostra ha ha ben rappresentato la storia della Sardegna, con i reperti archeologici e persino i prodotti agroalimentari. Si è parlato anche di disabilità, di dipendenze, di diritti, per ricordare che la cultura abbraccia tutta la vita dell’uomo nelle sue infinite sfaccettature, e per sensibilizzare giovani e adulti su temi di grande rilevanza.Il prossimo appuntamento è fissato già per la primavera.