Lezioni di scienze e storia, ma c'è anche la matematica, tutta in lingua sarda. E' un progetto avviato nell'istituto comprensivo "Giannino Caria", che coinvolge le seconde classi della scuola primaria di Macomer (via Roma) e Borore, per la durata complessiva di 25 ore e quelle dell'infanzia, per un totale di 30 ore.

Si tratta di Imparamus in Sardu, della linea Insulas e Contamus in Sardu, dello sportello linguistico comunale, che diventa l'insegnamento e utilizzo veicolare delle lingue delle minoranze storiche.

I piccoli studenti coinvolti sono complessivamente 69. 38 nella scuola primaria e 31 nella scuola dell'infanzia. I docenti, in possesso della certificazione di lingua sarda, sono Fabio Solinas, Maurizio Serra e Valentina Loche.

«Tra gli obiettivi - dice il dirigente scolastico, Sergio Masia - oltre quello della trasmissione intergenerazionale, la proposta di una nuova concezione moderna della lingua sarda, non più come lingua del passato, della tradizione familiare, ma anche quella veicolare. Per la loro valenza formativa entrambi i progetti, coordinati da Mario Sanna, referente dell'istituto per la lingua sarda, sono stati inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa del nostro istituto, che da sempre dedica largo spazio alla lingua, alla storia e al patrimonio culturale della Sardegna e del Marghine in particolare».

Beneficiarie del progetto "Contamus in Sardu", curato dall'operatrice dello sportello linguistico, Adriana Cocco, saranno le classi prime della scuola primaria di via Roma e Santa Maria, che potranno usufruire di 60 ore delle 75 previste entro il mese di dicembre.  

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