Raccontare la realtà, vicina e lontana, con gli strumenti privilegiati della fotografia e del documentario creativo. È la vocazione del festival internazionale "Asincronie", ideato, diretto e organizzato da 4Caniperstrada, il collettivo di fotografi e registi con base a Sassari ed esperienza internazionale. È stata inaugurata la mostra fotografica “The last grain of sand / L’ultimo pugno di sabbia” di Alessandro Mirai, da una ricerca con Ester Sanna sui conflitti ambientali nelle aree protette del Costa Rica. L'esposizione resterà aperta allo Spazio Bunker, in via Porcellana 17, fino al 10 maggio (dal mercoledì al sabato, dalle 18 alle 20).

Il reportage racconta una storia di resistenza, una battaglia silenziosa per preservare un equilibrio fragile. Nel cuore del Costa Rica, lungo il fiume Tempisque, una comunità di raccoglitori di sabbia artigianale, gli areneros, lotta per sopravvivere. Per generazioni hanno vissuto in armonia con il fiume, estraendo la sabbia con le proprie mani, rispettandone i ritmi e la natura. Ma oggi, il loro mestiere è minacciato dalle grandi imprese meccanizzate, dall’avidità del mercato e dall’avanzare inarrestabile di un’edilizia che consuma senza restituire. “The Last Grains of Sand”  racconta la vita di questi lavoratori invisibili.

Il reportage è uno dei risultati di un viaggio di sei mesi attraverso il Costa Rica durante e nasce dall’incontro tra lo sguardo fotografico di Alessandro Mirai e la ricerca socio-economica di Ester Sanna. La mostra fa da anteprima alla sesta edizione del Festival "Asincronie" di cinema documentario e fotografia che si svolgerà a Sassari dal 3 all'8 giugno.

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