Un film incredibile, un omaggio al maestro impressionista Vincent Van Gogh e un lavoro interamente realizzato, per la prima volta in assoluto, come fosse un quadro.

Una fusione perfetta fra cinema e pittura, realizzata grazie alla tecnologia e alla mano dell'uomo, perché tutta la storia riportata sul grande schermo è stata prima recitata da attori in carne ed ossa, e poi trasformata in pittura grazie ad una squadra di centoventicinque artisti che hanno riprodotto su tela ciascuna delle 65mila inquadrature.

"Loving Vincent", questo il titolo del lavoro diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman, sarà al cinema soltanto il 16, 17 e 18 ottobre.

Un lavoro intenso e appassionato e già così apprezzato dagli spettatori da aver meritato il Premio del Pubblico al Festival d’Annecy.

Fra i volti celebri che hanno prestato la propria interpretazione ai personaggi del film, Helen McCrory, Jerome Flynn, Douglas Booth, Chris O'Dowd e Aidan Turner.

La pellicola, che ha impiegato sei anni a vedere la luce nella sua veste definitiva, parte dalle parole dell'artista "Non possiamo che parlare con i nostri dipinti", lasciando che siano proprio i colori e la tecnica del pittore olandese a raccontarne la storia e le opere, oggi esposte nei più importanti musei del mondo, da Amsterdam a New York, da Londra a Mosca, da Parigi a Dallas.

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(Redazione Online/v.l.)

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