Una collezione di documenti autografi di Giuseppe Verdi, con decine di lettere inedite, sarà messa all'asta da Sotheby's giovedì a Londra. E secondo gli esperti che hanno esaminato le carte, la scoperta di queste missive costringerà a rivedere il carteggio ufficiale del leggendario compositore emiliano e anche le sue biografie.

Si tratta, in particolare, di 17 lotti appartenenti ad una collezione privata, di cui non è stato rivelato il nome.

E come si legge nel catalogo d'asta "il lotto più straordinario, che rappresenta una monumentale scoperta verdiana" è quello che comprende un gruppo di 36 lettere autografe (tutte firmate "GVerdi") al librettista Salvadore Cammarano, scritte dal grande compositore tra il 1844 e il 1851 e incentrate sulla collaborazione operistica relativa a "Il trovatore", "La battaglia di Legnano" e "Luisa Miller".

Il valore stimato è di 250-300mila sterline.

Tra gli altri lotti verdiani che saranno battuti giovedì da Sotheby's anche alcuni abbozzi di una scena dell'"Ernani" (la congiura del terzo atto), che rappresentano la più antica versione esistente di quella parte dell'opera, e poi lettere autografe alla contessa Clara Maffei, all'agente Mauro Corticelli, al ministro dell'Istruzione Emanuele Gianturco, una lettera della moglie di Verdi relativa al "Requiem", e vari spartiti autografi.

In considerazione dell'altro valore che questi documenti rappresentano, dalla città di Parma è già stato lanciato un appello al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, affinché "i preziosi manoscritti restino anzitutto accessibili al pubblico e agli studiosi di tutto il mondo, così da evitare che l'asta londinese riporti i documenti in mani private con un incalcolabile danno per la ricerca e lo studio sul maestro".

La proposta, del sindaco Pizzarotti e di altri importanti firmatari, è quella di fare di Parma la città italiana "custode e garante della loro consultabilità da parte dell'utenza nazionale ed internazionale dei manoscritti all'asta, a cominciare dall'Istituto Nazionale di Studi Verdiani".

Una mobilitazione che potrebbe sortire un effetto positivo, dato che si è appreso che il ministero dei Beni culturali seguirà direttamente l'asta londinese.

(Redazione Online/v.l.)
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