Sabato 29 e domenica 30 torna a Quartu “Lollas”.

Anche quest’anno apriranno i portoni tante case campidanesi tra racconti di vita passata, buona musica e la presentazione di libri di autori sardi.

Le celebri architetture in terra cruda contraddistinguono tanti centri urbani, Quartu in primis. Sul cortile si affaccia sa lolla, il loggiato, che funge da raccordo tra le varie stanze della casa: è il luogo in cui quotidianamente un tempo venivano svolte gran parte delle attività tipiche della cultura agropastorale, e che insieme al cortile rappresenta l’elemento imprescindibile di ogni casa campidanese.

“I mattoni crudi di fango e paglia, le canne legate oppure intrecciate, le travi in legno di castagno o di ginepro, l'arenaria per le cornici delle finestre, ‘l’apposentu’ dove sedersi e fare comunità. Queste antiche abitazioni sono un emozionante racconto del nostro passato e ora si prendono la scena, si mettono in vetrina per raccontare quella tradizione, quell’architettura, quella cultura che è insita nella nostra società - commenta l’assessora alle Attività produttive e alla valorizzazione del territorio Rossana Perra -. Turisti e visitatori già in passato hanno mostrato di apprezzare questi giorni di pura cultura, in cui raccontiamo noi stessi, i nostri saperi, fiduciosi anche sul fatto che possa contribuire al rilancio della vasta e qualitativa offerta del nostro territorio”.

Il fine settimana organizzato dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il contributo della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna, è in programma il 29 e 30 ottobre. Cinque le lollas private che apriranno i propri portali: Casa Puxeddu, in via Martini 32, Casa Murgia-Casanova e Casa Spiga, in via XX Settembre 116 e 34, Casa Pippia-Stocchino in via Battisti 20, Casa Carboni-Congiu in via Trieste 38. Ad esse si aggiunge la più famosa casa campidanese della Sardegna, Sa Dom’e Farra, già museo etnografico e recentemente riaperta dall’Amministrazione comunale, con annesso Museo multimediale della poesia improvvisata.

Verranno raccontate la storia dell’abitazione e i mestieri che in essa venivano svolti, con la presenza di diversi artigiani locali, che non solo esporranno i propri prodotti ma saranno attivi in prima persona nelle dimostrazioni dei cicli produttivi. Non mancherà la musica e l’animazione, mentre in collaborazione con Shardana e le associazioni animaliste cittadine verranno promossi l’affido e l’adozione di amici a quattro zampe trovati nel territorio quartese.

Per gli amanti del buon vino non mancheranno le degustazioni. Parteciperà all’iniziativa anche la Cantina Fraponti, nata e cresciuta nel territorio quartese, con 100 anni di storia alle spalle. In ogni abitazione si potranno sorseggiare diverse varietà di vini, sempre legate ai tradizionali vitigni quartesi: dal cannonau al vermentino, ma anche il barbera sardo in purezza. 

Durante le due serate, dalle 17.30 alle 20.30, sarà attiva la Porrino Street Band, che suonerà nelle strade, con passaggi all’interno delle case. Sarà attivo anche il trenino turistico gratuito: farà capolinea davanti a Sa Dom’e Farra, con partenza ogni 45 minuti e tappa in tutte le case coinvolte.

Sa Dom’e Farra sarà ancora grande protagonista con il folklore e la presentazione di libri. Sabato alle 19 lo spettacolo organizzato dalle associazioni Città di Quarto 1928, Su Idanu, Femminas, Nodas, Su Scrignu de Campidanu e Boxis Campidanesas. È prevista una gara di poesia campidanese, nel solco della grande tradizione della città.

Nella storica dimora di via Porcu, angolo via Umberto, domenica alle 17.30, a cura di Gavino Angius, verrà inoltre presentato l’ultimo libro di Lorena Carboni “L’ospite indelicato”, con letture di Simonetta Soro. Alle 19.30 poi la presentazione del libro di Lidia Fancello “Il brevetto scomparso”, a cura di Aldo Brigaglia. 

(Unioneonline/D)

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