“Madre, scrittrice, lavoratrice, sorella, amica, cittadina, figlia, moglie. Se fosse stata una sola forse ce l’avrebbe fatta. Cercando di essere tutto aveva scoperto di non essere nessuna.” In queste poche righe c’è tutta la frustrazione di Coralie, la protagonista di Considerati baciata (Bompiani, 2025, euro 20, pp. 352, anche e-book) della giornalista australiana Jessica Stanley.

Ma da dove nasce tanta frustrazione e tanto scoramento? Bisogna riavvolgere il nastro indietro di almeno dieci anni. 2013: Coralie è una copywriter australiana arrivata a Londra per dimenticare una storia d’amore finita e un capo ingombrante. Un giorno d’inverno salva Zora, quattro anni, da un tuffo nel laghetto delle anatre e la riconsegna al padre, Adam, che somiglia in modo impressionante all’attore Colin Firth. Scoprire che Adam è separato e innamorarsi di lui è questione di un attimo. Tutto è bene quel che finisce bene?

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Le cose non sono così facili nella vita moderna. 2023: Coralie e Adam vivono insieme in una bella casa. Lui è un giornalista politico sempre indaffarato tra podcast, libri da consegnare e lunghe sessioni a Westminster. Lei ha lasciato il lavoro per occuparsi dei due bambini che hanno avuto, Flo e Max, e di Zora. Ma essere una mamma e una compagna – e la responsabile di una famiglia allargata stimolante quanto complessa – forse non le basta. In teoria ha tutto quello che ha sempre sognato, ma in cambio di questo tutto ha perso qualcosa: sé stessa. Coralie se ne rende conto, con disarmante consapevolezza, nelle prime pagine del romanzo e allora sente di essere pronta a “fuggire” una seconda volta. Sente la spinta ad andare via da sola, oppressa dalla fatica perenne, dalla frustrazione, dalla consapevolezza che la routine sta consumando l’amore. Può essere questa la soluzione? Coralie è arrivata alla fine del sogno oppure sta camminando verso un nuovo inizio?

Jessica Stanley ci regala un romanzo brillante, gioioso, familiare e molto divertente, ma che nello stesso tempo si rivela ritratto femminile credibile e senza sconti, una commedia sentimentale lunga dieci anni, disegnata sullo sfondo della società inglese che muta come mutano i protagonisti. Un romanzo che pur con i tratti della leggerezza ci dice con garbo, empatia e sottile umorismo ciò che sappiamo ma a volte ci dimentichiamo: che la vita di coppia è un mestiere a tempo pieno. E che la vita è un continuo mettersi in gioco.

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