È l'occasione per conoscere una tradizione che resiste al tempo e che richiama la forza e le suggestioni di un mondo che rifiuta l'omologazione. Sino al 10 agosto in via Principe Amedeo (al civico 22) può essere visitata la mostra dedicata ai tessuti africani wax.

La mostra (foto Rais)
La mostra (foto Rais)

La mostra (foto Rais)

Si tratta di un  viaggio affascinante attraverso i colori vibranti di stoffe  che raccontano storie della quotidianità di donne e uomini custodi di una grande cultura. È un'iniziativa dell'associazione "Alleviare la povertà" che promuove progetti di sviluppo sostenibile in Marocco, Senegal, Tunisia, Repubblica Democratica del Congo. Le anime di quest'attività sono Rosaria e Andrea Cadelano che hanno scelto di sostenere la causa di piccole comunità che hanno grande bisogno di aiuto.

«La mostra - spiegano - offre l'opportunità di immergersi nella cultura e nella tradizione di un continente ricco di simbolismi e creatività. Siamo di fronte a un patrimonio eccezionale che va preservato». 

La mostra (foto Rais)
La mostra (foto Rais)

La mostra (foto Rais)

Anne Grosfilley, probabilmente la maggiore esperta di African fabrics, ha ricostruito in un libro la storia del tessuto wax,  una tradizione nata in Indonesia e che gradualmente si è imposta in Africa. «Il wax – chiarisce Grosfilley – è sicuramente un simbolo dell’incontro tra culture, ed è diventato un elemento di unità panafricana». La mostra può essere visitata tutti i giorni, esclusi la domenica e il lunedì, dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle ore 20. L'ingresso è gratuito.

Per maggiori informazioni è possibile contattare gli organizzatori al numero di telefono 3510833710. C'è anche l'indirizzo mail alpoassociazione@gmail.com.

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