Pubblicato postumo nel 1968, Il partigiano Johnny, oggi proposto in audiolibro nella lettura di Giorgio Marchesi da Emons (2020, Euro 16,90. Anche in versione scaricabile), rappresenta il momento più originale della breve carriera letteraria di Beppe Fenoglio (1922-1963). Propone, infatti, una lettura spiazzante della Resistenza, lontana dalla fredda cronachistica di guerra così come dalla celebrazione della guerra partigiana. Una lettura in cui Fenoglio mira soprattutto a coinvolgerci in un discorso universale sul tema dell’esistenza umana, indagata nella sua complessità morale e nella sua fragilità.

Le vicende narrate nel romanzo prendono il via alla fine del 1943, quando Johnny, vero e proprio alter ego dell’autore, non sopportando più di starsene imboscato in collina, decide di entrare nelle fila dei partigiani, una scelta fatta per dare un senso profondo alla propria vita. Inizia così per lui una serie infinita di marce affannose e snervanti attese, tragiche battaglie e fughe impossibili, fino al terribile inverno fra il 1944 ed il 1945. Un inverno trascorso nella più spaventosa solitudine a cercare scampo da una cascina all’altra, assediato da fascisti e spie, dal freddo e dalla fame, fino all’ultima disperata azione che Johnny intraprende, contravvenendo agli ordini, per il suo irriducibile senso morale.

Romanzo epico e nello stesso tempo antiretorico, Il partigiano Johnny non si vuole però soffermare unicamente sulle vicende del tragico biennio 1943-45. La lotta di Johnny, per Fenoglio, è la battaglia eterna che si combatte in tutte le guerre e dalla notte dei tempi. La guerra di Johnny, sebbene raccontata in tutta la sua cruda realtà, è quindi metafora della drammaticità della vita e la sua Resistenza si eleva a simbolo della quotidiana resistenza di ogni uomo. Una resistenza che ha toni epici e nello stesso tempo disincantati e che ha un protagonista che pare ricalcare la strenua volontà e la volontà di combattere fino alla fine e senza compromessi degli eroi antichi. Johnny è nello stesso tempo umano e mitico, moderno Robin Hood e uomo del nostro tempo, diviso tra individualismo e disinteresse, tra il suo essere umanissimo e la sua incapacità di farsi illusioni e di aderire a ideologie.

Johnny è in fondo un uomo che ha una missione da portare a termine ad ogni costo, sulle orme degli eroi classici che non potevano abbandonare la loro avventura se non quando raggiungevano Itaca, distruggevano Troia o fondavano una città. La sua missione è battersi contro il fascismo, contro la natura ostile, contro la disperazione di anni di guerra. Battersi fino in fondo per sentirsi pienamente essere umano.

La copertina del libro
La copertina del libro
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