Coltivare la memoria e far conoscere la sua opera, ora come allora. Così come lo fu in un lontano passato, anche nel presente e nel futuro. Questo l’obiettivo che si pone l’associazione “Amici di Lia Origoni”, recentemente costituita, con presidente Andrea Tirotto, della quale fanno parte il biografo dell'artista, Giancarlo Tusceri, l’editore Paolo Sorba, il suo medico personale e altre persone che negli ultimi anni della sua vita le sono stati vicini.

Lia Origoni, che è stata, negli anni '30, '40 e '50 del Novecento, brillante cantante d'opera lirica, attrice di rivista e di teatro, voce radiofonica e presenza televisiva, ha calcato le scene dei più grandi teatri, italiani, europei e non solo, da Roma a Parigi, da Milano a Berlino a Napoli fino al quello del Cairo, in Egitto.

Lia Origoni ha inoltre lavorato con grandi cantanti e attori, da Rabagliati a Maurice Chevalier, da Anna Magnani a Totò a Macario, e con grandi registi, uno tra tutti, Giorgio Strehler.

L’associazione a lei dedicata è stata presentata ieri, nel salone consiliare di La Maddalena, sua città natale (e dove è sepolta), alla presenza dell’assessore alla Cultura Gianvincenzo Belli, che ha ribadito la volontà dell’amministrazione comunale di intestarle il grande e suggestivo teatro all’aperto della Fortezza dei Colmi. Al convegno sono intervenuti, oltre al presidente Tirotti, Monica Grossi, sovraintendente archivistica della Sardegna, che già tempo fa aveva annunciato essere, l’archivio della Origoni (costituito da registrazioni su nastro, dischi in vinile, foto, filmati, documenti, medaglie e coppe), di interesse storico particolarmente importante.

E ancora, Giancarlo Tusceri, scrittore e biografo dell'artista, che ha riferito diversi aneddoti della carriera artistica della Origoni, appresi dalla sua voce; Saverio Verrascina, vice presidente dell'associazione, collaboratore di fiducia della Origoni nell'attività, da lei intrapresa già in tarda età, di digitalizzare e mettere in rete la vasta produzione artistica.

L’impegno assunto ieri è stato anche quello di voler esaudire uno dei più grandi desideri dell’artista: che la sua casa - lasciata al Comune di La Maddalena - possa diventare un museo.

Classe 1919, Lia Origoni nel 1967, all’età di 48 anni, lasciò la ribalta e la notorietà, ritirandosi a vita privata; era all'apice del successo.  deceduta a La Maddalena, all'età di 103 anni, nell'ottobre 2022.

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