La forza dell’unicità
Nel libro di Daniela Pareschi un inno alla libertà, contro ogni conformismoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il piccolo Antonio va fiero delle sue adorabili orecchie da orso, fino a quando diventano l’oggetto dell’ilarità altrui, soprattutto a scuola. Che fare allora? Come rispondere a tutte le critiche che gli piovono addosso? Tornando da scuola, dopo aver sentito i compagni sghignazzare, Antonio entra nella bottega del Signor Stile per chiedergli il suo prezioso parere; poi si rivolge alla parrucchiera; al parco incontra un signore con un cane e infine una vecchina alla fermata del bus. Possibile che tutti abbiano da ridire sulle sue orecchie? Una volta rientrato a casa, abbattuto e deluso, il bambino si guarda allo specchio e… dal cappello tira fuori una sorpresa che lascerà lettrici e lettori di stucco!
Ecco, in poche righe Strano (Il Barbagianni Editore, 2024, pp.44), volume scritto e splendidamente illustrato da Daniela Pareschi. Un volume diretto soprattutto ai lettori e alle lettrici in erba che vuole essere un invito a esprimersi liberamente. A Daniele Pareschi chiediamo come è nata l’idea di questo libro, per lei la prima opera totalmente di fiction:
«Il libro precedente che ho pubblicato con il Barbagianni editore, Animali bellissimi, è stato il mio primo libro come autrice. Amo molto e prediligo il tema della divulgazione e della non-fiction, ma avevo comunque voglia di esprimere le mie idee attraverso una piccola storia. Non sono una scrittrice, o comunque non mi sentivo ancora pronta per un testo articolato, dunque, ho trovato per questo libro una formula semplice, dove le parole sono poche ma a lungo pensate e ragionate. Un'esperienza nuova, per me molto interessante».
Come mai ha scelto per questo suo esordio un libro sul tema della stranezza, dell'essere avvertiti come diversi?
«Il libro parla di come si possa difendere in maniera gentile la propria identità. Mi interessava evidenziare la capacità di Antonio nel trovare una soluzione diversa ma possibile; se la nostra necessità di espressione non viene compresa forse basta trovare un altro modo per metterla in evidenza senza abbandonarla o imporla».
Viviamo in una società che ama l'omologazione?
«L'omologazione è senza dubbio una peculiarità della nostra epoca, ma noto una ricerca sempre più evidente verso una propria opposizione personale identitaria nel mondo. Antonio insegna che la propria identità va perseguita e tutelata, perché sentirsi diversi ma in sintonia con gli altri è davvero una cosa importante che fa stare bene».
Che particolarità hanno i disegni con cui ha scelto di illustrare il suo libro?
«Questo libro è realizzato con la tecnica del collage, ho usato texture, pezzi di carta e superfici colorate varie, che ho tagliato e sovrapposto. Ogni tecnica mette in campo competenze diverse producendo risultati differenti. Per me è stato molto importante provare a cambiare per non sentirmi esclusivamente legata all'acrilico, una tecnica che sino ad ora mi ha molto rappresentato. Ma io sono anche altro, e altri modi espressivi mi consentono di sperimentare esperienze diverse. Di crescere».