Ad Ales se ne parla da tempo: lo stabile di corso Cattedrale, ex bar Coni, non sarebbe la casa natale di Antonio Gramsci.

E a sollevare nuovamente la questione, documenti alla mano, è ora Luigi Manias, direttore tecnico della biblioteca gramsciana di Villa Verde.

"La nostra biblioteca - ha spiegato Manias - è entrata in possesso di recente di una fonte documentaria anonima di circa 40 anni fa, che dopo una ricerca sugli atti di nascita dal 1867 al 1895, afferma che Gramsci non è nato nell'ex bar Coni, finora ritenuto casa natale del pensatore e politico alerese, ma nell'ex asilo San Francesco". In particolare "nella prima camera a destra entrando nell'edificio", dove ora ha sede l'associazione dei carabinieri in congedo.

Le ricerche della biblioteca gramsciana non si fermano, perché ora la ricerca è su altri documenti che provino meglio la tesi.

"Se si vuole alimentare un sospetto la cosa migliore è cimentarsi in sottoscrizioni improvvide o dichiarazioni non suffragate da fonti attendibili - ha ricordato Luigi Manias - come quello che dicono e scrivono, a distanza di 36 anni ma con intenti opposti, Antonello Melis, fratello di latte di Gramsci (la mamma di Antonello allattò Gramsci, perché sua madre aveva una mastite) in un'intervista nel 1969 e il ricercatore Pino Ledda nel 2005 in un volume di 500 pagine sulla storia di Ales. Melis per sconfessare, Ledda per avvalorare una convinzione diffusa ad Ales: la casa natale di Gramsci non è quella da tutti conosciuta".

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