"Istorias" dei Cada Die, le voci della tradizione
In scena a Scano Montiferro e GoriziaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Racconti d’amore, di banditi e di donne capaci di fronteggiare “su dimoniu” quando, all’improvviso, compariva per offrire soldi o anni di vita a persone in difficoltà chiedendo in cambio di firmare un patto con lui. Dopo la data di Quartu (a Sa Dom’e Farra) Istorias, produzione di Cada Die Teatro di e con Pierpaolo Piludu e Su Cuncordu Iscanesu (Pietro Dettori, sa Oghe, Sandro Flore, su Bassu, Gian Piero Motzo, sa Mesuoghe, Antonio Piras, sa Contra) ha raggiunto Scano Montiferro, al Teatro Nonnu Mannu. È stata una tappa significativa in cui sono stati vissuti momenti di grande suggestione. La cura della messa in scena è di Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, la consulenza linguistica sardo logudorese di Francesco Sanna e Antonio Piras, quella musicale di Gigi Oliva, il suono di Matteo Sanna, le luci di Giovanni Schirru. Lo spettacolo è parte integrante della rassegna Hymnos Off, organizzata dalla Fondazione Hymnos, un incontro fra teatro, canto a tenore e lingua sarda, che affonda le radici nella memoria orale e nei racconti popolari. Hymnos è un organismo culturale interdisciplinare che ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio della polifonia di tradizione orale e le altre forme vocali della Sardegna nel contesto mediterraneo ed europeo.
Le radici
“Istorias (Storie) nasce dal desiderio di tornare alle radici della cultura orale e musicale della Sardegna”, spiega Pierpaolo Piludu. La lingua sarda logudorese, la lingua della poesia, si intreccia con l’italiano e con le voci del canto a tenore de Su Cuncordu Iscanesu. Accanto ai brani tradizionali del repertorio di Su Cuncordu, la compagnia Cada Die sta sperimentando con loro “la creazione di ambienti sonori in cui la voce narrante si innesta come un quinto elemento, fondendo teatro e canto tradizionale in un equilibrio prezioso e inedito”. Alcune storie dello spettacolo sono contenute nel libro “Pósidos” edito da Condaghes.
La tappa a Gorizia
Istorias approda a Gorizia, lunedì 27 ottobre, ospite di Lenghis - Festival dal Teatri des Lenghis Minoritariis, il primo Festival dedicato al Teatro delle lingue minoritarie, organizzato dal Teatri Stabil Furlan. Sette le lingue che “saliranno” sul palco, provenienti da Italia, Slovenia, Croazia, Olanda e Spagna: friulano, sardo, frisone, catalano, albanese, sloveno e italiano. L’appuntamento con Pierpaolo Piludu e Su Cuncordu Iscanesu è fissato per le 20.30 al Kulturni Center Lojze Bratuž. Il giorno successivo, martedì 28, Piludu sarà protagonista di Meet a mestri (Incontra un maestro), una serie di momenti nel festival Lenghis in cui gli artisti hanno la possibilità di raccontarsi. Alle 15, nella sede della Società Filologica Friulana di Gorizia, l’attore e regista di Cada Die potrà parlare del suo percorso autorale nel teatro e nella cultura, del rapporto fra sardo e lingua egemone, spiegare le sue idee sull’arte, sul teatro, la sua poetica. In dialogo con lui Massimo Somaglino, attore, autore e regista teatrale, direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.
