“Il PNRR in Sardegna: dove siamo e cosa aspettarsi” è il titolo del secondo appuntamento del ciclo di incontri promossi dalla Fondazione Antonio Segni. L'incontro si terrà giovedì alle 16.30 nella sede sassarese di via Carlo Alberto.

Il dibattito sarà incentrato sulle ingenti risorse destinate alla Sardegna dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato nel 2021 dall’Italia per rilanciare l’economia. Dopo l’incontro di gennaio che ha consentito di conoscere l’ammontare delle risorse e l’impatto sull’economia dell’isola, ora saranno i ricercatori del CRENoS - il Centro di Ricerche economiche Nord – Sud delle Università di Cagliari e Sassari -  ad essere coinvolti per per conoscere lo stato di avanzamento degli investimenti e dei progetti avviati con i fondi del PNRR.

Aprirà i lavori, Giuseppe Meloni, assessore regionale alla Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Marco Nieddu, docente di Scienze economiche e statistiche all’Università di Cagliari e ricercatore CRENoS traccerà un quadro sull’economia della Sardegna nel 2023, mentre l’ex presidente della Regione Francesco Pigliaru, economista e ricercatore del CRENoS approfondirà il divario del PNRR tra le regioni. Luca Deidda, docente di Economia al Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari illustrerà lo stato di avanzamento dei progetti del Pnrr in Sardegna, e infine chiuderà i lavori Gianluca Cadeddu, Programme Manager per Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia (e.INS), società consortile promossa dalle università sarde e altri attori regionali per l’implementazione e la gestione dell’ecosistema dell’innovazione in Sardegna, attualmente il principale programma di ricerca industriale e trasferimento tecnologico in Sardegna, finanziato nel quadro del PNRR.

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Fondazione Segni, Mario Segni. I lavori saranno aperti dai saluti introduttivi del presidente della Fondazione di Sardegna, Giacomo Spissu e dalla direttrice del CRENoS, Anna Maria Pinna.

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