La dieta dei centenari Cosa hanno in comune l'Ogliastra, Okinawa, Ikaria in Grecia e il Costa Rica? Sono posti dove si vive a lungo, molto a lungo. Più che in qualunque parte del mondo. La longevità è questione di numeri. Un cittadino della blue zone di Okinawa ha tre volte più probabilità di arrivare a cent'anni di un americano medio. La questione non è solo genetica. Alimentazione e stile di vita hanno un ruolo fondamentale. L'elisir di lunga vita potrebbe essere nascosto in un piatto. Okinawa Il dashi ad esempio è un brodo fatto con scaglie di tonnetto striato e alghe. In Giappone viene usato per dare vita a semplici piatti di verdure. Ha meno calorie di un hamburger ma è cinque volte più nutriente. Anche in questo caso i numeri riassumo bene il concetto. Di recente Dan Buettner, fellow di National Geographic ha analizzato il rapporto tra cibo e longevità incrociando dati e ricette di diverse parti del mondo. Tutte le blue zone hanno in comune una cucina molto nutriente e poco calorica, in gran parte vegetariana. Craig Willcox e il fratello Bradley, hanno scritto un libro con il guru degli studi sulla longevità Makoto Suzuki. Emerge come nella zona di Okinawa siano presenti particolari tipi di verdure (di cui 25 crescono solo qui) che combinati tra loro hanno forgiato la popolazione più longeva del mondo. Un pranzo tipo potrebbe essere composto da zuppa di tofu, insalata di carote, otani-watari (felce bollita) e papaya soffritta. Il tofu fritto, accompagnato da spicchi di melone amaro (goya) è l'ingrediente princiaple del Goya Champuru, il piatto tipico di Okinawa. A questo punto avrete intuito come vivere a lungo richieda qualche sacrificio. Il goya è ricco di antiossidanti, di vitamine A e C, è un antitumorale, combatte i radicali liberi, abbassa la glicemia. In pratica un supereroe. Peccato che come riferisce Buettner abbia un sapore simili alle aspirine masticate. Ma cosa importa, la salute prima di tutto! Veniamo al tofu. A Okinawa è prodotto con acqua di mare e ha un alto contenuto di calcio, zinco e magnesio, senza tralasciare alti livelli di genisteina e daidzeina. Per dirla con Willcox, riducono il rischio di tumori e problemi cardiaci. Esteticamente ricorda il formaggio, ma forse non quello che mangiate voi. Poi ci sarebbero le alghe. Dodici tipi diversi, tra cui la celebre mozuku, capace di tenere a bada la glicemia e migliorare la vascolarizzazione. Ogliastra In un'altra delle cinque zone blu, l'Ogliastra l'alimentazione non è così spartana. Tuttavia abbondano verdure e legumi, in un minestrone, con fagioli, ceci e piselli, cavolo, rapa, finocchi, cipolle, molte erbe aromatiche. La zuppa fornisce un potente mix di aminoacidi, vitamine e fibre. La correlazione tra lunga vita e alimentazione è da anni oggetto di studi da parte del ricercatore dell'Università di Sassari Gianni Pes. In particolare Pes ha ipotizzato come il tiocianato assunto con alcune verdure, come il cavolo rapa, indebolisca la funzionalità della tiroide.Rallentare il metabolismo, in sostanza, contribuirebbe ad allungare la vita dei sardi. Le crucifere come i cavoli avrebbero insomma un ruolo cruciale. Molto importante sarebbe anche il pane a lievitazione naturale, i cui carboidrati vengono assimilati più gradualmente e il vino rosso cannonau, ricco di antiossidanti.

Costa Rica In generale nelle blue zone, fino a trent'anni fa si mangiava qualsi solo verdura, limitando la carne a cinque volte al mese. Si beveva perfino pochissimo alcol e molte tisane. La globalizzazione ha portato anche in queste zone isolate un profondo cambiamento nelle abitudine alimentari e un aumento delle malattie. Un po' come è successo nella zona blu del Costa Rica, dove la popolazione ha seguito o stesso regime alimentare per millenni. Qui tra la popolazione Chorotega c'è l'aspettativa di vita più alta delle Americhe. Il segreto potrebbe essere le tortillas di mais, o forse la cenere che le donne aggiungono all'acqua di ammollo. Sarebbe in grado di scomporre le pareti cellulari dei legumi e tenere sotto controllo il colesterolo. E poi ci sarebberi i fagioli neri, potenti antiossidanti. Il mix tortillas fagioli può davvero ritenersi un elisir di lunga vita doc. Essendo il piatto dei poveri possiamo dire che la condizione sociale non è davvero un elemento decisivo per vivere a lungo.
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