C'è anche un gruppo di scienziati italiani fra i vincitori del Premio IgNobel 2017, riconoscimento - alla sua ventisettesima edizione - fra i più ambiti e temuti dalla comunità scientifica, assegnato ogni anno dalla rivista "Annals of Improbable Research" a dieci autori di ricerche "che prima fanno ridere e poi danno da pensare", e cioè quasi al limite dell'assurdo, ma sempre scientificamente ineccepibili.

Il team di ricercatori guidato da Salvatore Maria Aglioti, responsabile del Laboratorio di Neuroscienze sociali presso la Fondazione Santa Lucia e la Sapienza - ha confrontato i meccanismi di riconoscimento del proprio volto in gemelli monozigoti rispetto alla maggior parte della popolazione. I risultati hanno confermato che i gemelli identici presentano maggiori difficoltà a distinguersi, ma hanno anche aperto ipotesi su strategie di compensazione attuate per riconoscersi.

Il premio è stato consegnato questa notte al Sanders Theater dell'Università di Harvard (Boston), e la consegna è avvenuta dalle mani di tre "autentici" premi Nobel, Eric Maskin (economia, 2007), Oliver Hart (economia, 2016) e Roy Glauber (fisica, 2005). Il riconoscimento comprende, oltre alla gloria e al grande orgoglio, una banconota da dieci bilioni di dollari. Emessa, però, dallo Zimbabwe, ed equivalente quindi a circa quaranta centesimi di euro.

Fra gli altri studi premiati quello relativo alla crescita significativa delle orecchie con l'età - + 0,22 mm ogni anno -, il fatto che toccare un coccodrillo possa intensificare la voglia di gioco d'azzardo, o ancora il valido impiego del digeridoo nella terapia contro apnea notturna e russamento.

(Redazione Online/v.l.)
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