Il culto della Dea Madre, l’acqua come elemento legato alla sfera del femminile e alla Luna, il pane rituale e il simbolo del divino. Sono i temi al centro del prossimo incontro in calendario, giovedì 20 aprile alle 17, al museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano di Porto Torres. Ospite l’antropologo, docente all’Università di Palermo, Sebastiano Mannia, con un intervento dal titolo: “Ritualità e simbologie del sacro femminile in Sardegna”.

Come raccontano gli studiosi la figura della madre terrena viene nobilitata e transumanata nella figura della madre celeste, la Dea Madre, di cui si ripetono numerose immagini, in pietra e di terracotta, o i disegni simbolici, che la riproducono seduta e in piedi, in forme esuberanti e carnose proprie della natura gravida di frutti.  

La religiosità di queste popolazioni era strettamente legata alla natura e a tutte le sue manifestazioni, come le fonti d'acqua, la pioggia, i boschi, ma dalle testimonianze dei reperti archeologici, traspare un importante culto legato alla fecondità e che aveva come figura centrale la Dea Madre come i loro predecessori neolitici. L’evento si inserisce nella rassegna del ciclo di conferenze "Le mille e un museo", organizzato dalla Direzione regionale Musei Sardegna con l'Università di Sassari. 

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