San Gavino: al via Monumenti aperti tra visite a chiese, musei e mostre
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Un viaggio nella storia, nelle tradizioni e nella cultura del paese. Così oggi e domani fino alle 20 a San Gavino Monreale si svolge la manifestazione Monumenti Aperti e ci saranno 14 siti da visitare raccontati come sempre da scolaresche e volontarie e volontari del centro campidanese.
Si potrà visitare la Chiesa di San Gavino Martire (via San Gavino; visite a cura del Liceo Maconi-Lussu), edificata da maestranze pisane nel 1347 all'inizio del giudicato di Mariano IV d'Arborea (1347-1375), che era solito soggiornare nel vicino castello di Monreale. La Chiesa viene definita il “Pantheon degli Arborea” in quanto, in seguito agli studi dello storico Francesco Cesare Casula, risulta essere l’unico edificio religioso che presenta le effigi ritraenti i regnanti del Giudicato d’Arborea.
Riapre al pubblico, in attesa di una futura gestione, il Museo del calcio Nuccio Delunas (via Convento; visite a cura della Monreale Calcio 1936), che nasce per custodire e valorizzare la memoria sportiva di San Gavino Monreale e dei suoi protagonisti. Al suo interno è esposta una ricca collezione di fotografie, maglie, trofei, cimeli e documenti che raccontano decenni di passione calcistica, dall’attività amatoriale alle grandi imprese delle squadre locali. Un percorso emozionante che rende omaggio a Nuccio Delunas, figura storica dello sport sangavinese: i cimeli sono stati donati dal figlio Corrado, grande sportivo e autore di bellissimi libri come quelli dedicati alla storia del Cagliari calcio, alla storia del calcio sangavinese e ad altre società sportive.
Da non perdere il Museo Due Fonderie (via Montevecchio; visite a cura dell’associazione Sa Moba Sarda) che deve il nome alla storia dell’antica fonderia di Villacidro e della moderna fonderia di San Gavino. Ha sede all’interno degli ex magazzini ferroviari, un tempo snodo per la materia prima che dalla miniera di Montevecchio veniva trasportata per la lavorazione nella fonderia di San Gavino.
Molto suggestiva anche la Casa museo Dona Máxima (via Amsicora 21; visite a cura dell’associazione Sa Moba Sarda), costruita dai feudatari spagnoli di Quirra, una tipica casa padronale del ‘500 che deve il nome a Donna Massima Orrù, ultima proprietaria appartenente alla nobile casata degli Orrù, che nei primi anni dell’800 acquistarono l’immobile dai Quirra.
Nella galleria Civis in via Roma 102 sarà invece possibile visitare la mostra dell’artista Sergio Putzu, in un’esperienza unica di dialogo tra arte contemporanea e spazio pubblico
Il C’ENTRO (via Santa Croce 11; visite a cura dell’associazione Chine Vaganti) è la sede operativa dell’’associazione Skizzo, cuore pulsante della creatività urbana e della promozione culturale a San Gavino Monreale. Nato come spazio polifunzionale, accoglie laboratori, incontri, mostre, attività educative e artistiche. In occasione di Monumenti Aperti, il C’ENTRO ospita la mostra FRAME di Giacomo Putzu, artista visivo e membro attivo dell’associazione. Le opere esposte, realizzate con tecnica mista, reinterpretano in chiave pittorica volti e icone del cinema, trasformando fotogrammi cult in quadri carichi di emozione.
Da non perdere anche la biblioteca multimediale Faustino Onnis, la chiesa di Santa Chiara Vergine, la chiesa di Santa Teresa del bambino Gesù (via Roma 255; visite a cura della Consulta Giovanile), l’Archivio Storico del Comune di San Gavino, la casa Mereu che ospiterà un’esposizione d’arte collettiva curata da Alessandra Sorcinelli, la Casa Museo Chiara Atzori in via Diaz, il teatro comunale e la fonderia che sarà aperta la domenica dalle 9 in poi. Questa fabbrica fu progettata nel 1930 in seguito alla costituzione della “Società Italiana del Piombo”, e venne costruita proprio qui in quanto paese dotato di una stazione ferroviaria con la quale trasportare le lavorazioni sino al porto di Cagliari. Venne inaugurata due anni dopo, e per l’epoca fu la più grande d’Europa.
Pur avendo attraversato diversi periodi di chiusura e riorganizzazione, la Fonderia è ancora oggi attiva, a testimonianza della lunga storia industriale del territorio e del suo valore per la comunità di San Gavino Monreale.