Sono trascorsi cento anni dalla morte del canonico Giovanni Battista Tidu, per 35 parroco di Guamaggiore, dove morì all'età di 73 anni e fu sepolto nel cimitero del paese che all'epoca si trovava all'esterno dell'antica chiesa di San Pietro.

Nel periodo del restauro della chiesa le tombe dell'antico edificio furono distrutte, in quell'occasione le ossa esumate del canonico Tidu furono trasferite nel nuovo cimitero, in località Bacu Longu, dove fu posta una lapide in suo ricordo.

E a distanza di un secolo resta intatta la dedizione nei confronti della straordinaria figura del sacerdote originario di Settimo San Pietro (dove nacque nel 1844 da Pietro Tudu e Caterina Pusceddu) da parte dei fedeli che ne custodiscono il ricordo tramandato oralmente.

Durante il suo rettorato a Guamaggiore ebbe modo di celebrare 720 battesimi, 166 matrimoni e 550 funerali.

Redasse l'inventario della Parrocchia e diede alle stampe alcune opere ecclesiastiche di pregio: "Cantica sacra: asuba de sa dottrina cristiana" (l'originale autografo è in possesso della famiglia Maria Laconi), "Canzoni sacra po incoraggiri e avvertiri is fillas de Maria" e "Innu de is cattolicus sardus po su pellegrinaggiu a Roma".

Fece studiare il suo nipote, Tommaso Lecca, nato a Settimo San Pietro, che divenne sacerdote e rettore di Capoterra.
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