Il legame tra la comunità di Galtellì e l'ex arcivescovo di Cagliari, monsignor Ottorino Alberti, diventa ancora più forte.

Dopo la cittadinanza onoraria nel 1994, gli venne intitolata una via del Paese alla sua morte, nel 2012: e ora l'amministrazione comunale eredita il suo immenso fondo librario.

Un patrimonio importante, costituito da oltre 8000 volumi, alcuni delle vere rarità dal valore inestimabile.

Nei giorni scorsi il consiglio comunale all'unanimità ha votato a favore dell'acquisizione, alla presenza degli eredi Pinella e Annalisa Alberti.

Diversi gli studi fatti sulla Diocesi di Galtellì, argomento a cui l'ex arcivescovo ha dedicato tantissimo tempo riportando alla luce una storia ricca di fascino che parte dal 1138.

La diocesi di Galtellì è nominata per la prima volta in questa data, nella bolla "Apostolicae sedis" di Papa Innocenzo II, con la quale il Pontefice sottometteva alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Pisa le due diocesi galluresi.

La Passione per il Cristo di Galtellì fu altrettanto forte e condotta con un'instancabile spirito di ricerca.

Anche in questo caso, grazie ai suoi minuziosi studi, vennero riportati dall'oblio i miracoli del Cristo, certificati da atti notarili a partire dal 1612.

Queste ricerche lo portarono alla pubblicazione di un primo libro, mentre un secondo è pronto per la stampa.

Un Cristo venerato ancora oggi con grande devozione dalla popolazione in un centro storico intatto e ricco di fascino.

"La comunità di Galtellì è grata alla famiglia Alberti di questo omaggio - ha detto il sindaco del centro della Baronia Giovanni Santo Porcu -. Sentiamo un impegno importante nel continuare a diffondere il sapere, che così aveva coltivato Sua Eccellenza Alberti".

Galtellì scommette sulla cultura e il fondo librario di Monsignor Alberti aggiunge un altro tassello al borgo deleddiano dove le tante chiese testimoniano la sua antica centralità.

"Per noi inizia un nuovo progetto di valorizzazione culturale importantissimo, che porterà alla formazione del Centro Studi Monsignor Alberti, dove tutto questo patrimonio troverà ricovero insieme alla storia della diocesi di Galtellì e del Cristo Miracoloso, magari all'interno di un Convento", ha rimarcato il primo cittadino.

Questo patrimonio, grazie alla Biblioteca "Satta", verrà catalogato per poi renderlo più facilmente fruibile.
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