Apre sabato 8 aprile, alle 10, a Bitti la mostra multimediale “Frida Kahlo – Viva la vita”, esposizione che sarà visitabile fino al 9 luglio (dal venerdì alla domenica) al cinema Ariston.

Il centro barbaricino si prepara all’avvio della nuova stagione turistica e ad accogliere migliaia di persone nei vari luoghi del territorio: dal sito archeologico di Romanzesu, al Museo della Civiltà pastorale e contadina a quello Multimediale del Canto a tenore, l’unico in tutta la Sardegna dove si racconta l’antico canto dei pastori. E ancora al parco paleontologico all’aperto di BittiRex, che dalla prossima settimana è pronto a presentare importanti novità ai tanti ospiti.

Per le scolaresche sarà possibile usufruire di un biglietto unico così da favorire l’accesso verso i diversi attrattori a costi vantaggiosi. La gestione degli ingressi e l’accoglienza sono affidate alla cooperativa Istelai di Bitti, che cura già le attività dell’area museale e di quella nuragica di Romanzesu.

La mostra, finanziata da Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna e Comune di Bitti, è stata presentata oggi in conferenza stampa nella libreria Miele Amaro di Nuoro, che per l’occasione e anche per la prima settimana di apertura ha allestito uno spazio dedicato all’artista messicana. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, l’assessore al Turismo, Christian Farina, il presidente della Coop. Istelai, Francesco Coloru, e la storica dell’arte e curatrice della mostra, Emanuela Manca.

I dipinti e la vita di Frida Kahlo sono al centro dell’esposizione presentata attraverso proiezioni video, effetti luminosi e acustici. Un modo per celebrare la sua figura di donna e artista attraverso un forte impatto sensoriale capace di coinvolgere pienamente il visitatore attraverso l’uso della multimedialità.

«Bitti si conferma una delle mete più importanti e ricercate dagli amanti delle esposizioni multimediali in Sardegna. Un punto di riferimento per un pubblico sempre in crescita e che grazie a questi appuntamenti riesce ad avvicinarsi all’arte con interesse e passioni nuove, capaci di coinvolgere adulti, giovani e bambini», ha detto il sindaco Ciccolini.

«L’esperienza maturata negli anni, attraverso le mostre su Leonardo da Vinci o Van Gogh – ha spiegato il presidente di Istelai, Francesco Coloru –, ci ha insegnato che i sardi sono disposti a spostarsi, anche per centinaia di chilometri, se esistono offerte culturali capaci di far sognare e di soddisfare la voglia di bellezza e conoscenza che anima tanti nostri conterranei. Giovani, famiglie, nonni, scolaresche e variegate comitive ci hanno sempre raccontato di quanto manchino nei territori esperienze artistiche di questo tipo, anche nelle grandi città dell’Isola, dove passare uno o più giorni all’insegna dell’arte e delle tradizioni, dell’archeologia e del buon cibo, dei tenores e, addirittura, dei dinosauri. Ecco che a Bitti, anche quest’anno, siamo pronti ad accogliere chi vorrà immergersi in tutte queste straordinarie esperienze».

Emanuela Manca ha ricordato che «Frida Kahlo è stata la prima donna nella storia dell’arte ad aver affrontato con assoluta schiettezza e in modo anche spietato, ma al tempo stesso pacato, temi molto forti come quelli della disabilità o quelli che riguardano le donne, diventando, non a caso, un’icona del femminismo. La mostra – ha proseguito Manca – presenta inoltre una selezione unica, appassionante e rivelatrice di fotografie sull’artista vista con gli occhi di uno dei più importanti fotografi mondiali del ‘900, il colombiano Leo Matiz. L’esposizione, nel suo complesso, presenta la vita di Frida Kahlo caratterizzata da una difficile condizione fisica, ma al tempo stesso contrassegnata da una grande capacità di resilienza di fronte alle avversità. Ne viene quindi fuori il ritratto di una donna forte, indipendente, sperimentatrice, rivoluzionaria, che ha saputo trasformare la sua immobilità e la sofferenza in una energia che l’ha resa immortale e una vera icona per diverse generazioni di tutto il mondo».

(Unioneonline/s.s.)

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