“Uzbekistan” di Luca Altera, “Marocco” di Tiziana Fusiello e “Il rito ortodosso a Olbia” di Cristian Csinko: le tre mostre fotografiche saranno inaugurate venerdì alle 10.30 all’istituto tecnico “Attilio Deffenu” di Olbia, dove resteranno fino all’8 dicembre.

Presente il fotografo Francesco Malavolta, che dopo l’inaugurazione terrà un incontro con gli studenti della scuola per illustrare il suo lavoro, dal titolo “Popoli in movimento”, e la sera alle 18.30 al Politecnico Argonauti un incontro pubblico. Gli eventi rientrano nel programma del festival della fotografia “Storie di un Attimo”.

In particolare, la mostra di Csinko, studente dell’“Attilio Deffenu” e allievo del corso di fotografia dello stesso istituto, ha come obiettivo quello di offrire una visione profonda e intima della Chiesa ortodossa, mettendo in luce il suo aspetto di tradizione viva, custode della spiritualità e spazio di incontro tra l’umano e il divino. Un viaggio che va oltre la superficie, un cammino che porta il pubblico a riscoprire la sacralità dell’ambiente religioso attraverso gli occhi del fotografo.

Quanto a Malavolta, la sua “Popoli in movimento” sarà visitabile fino all’8 dicembre al Museo archeologico di Olbia. Attraverso essa il fotogiornalista calabrese, impegnato da vent’anni nella documentazione dei flussi migratori che interessano il nostro continente e collaboratore della Comunità Europea e di varie agenzie di stampa internazionale come Associated Press, nonché di organizzazioni internazionali, come UnHcr e Oim, mira ad anteporre le storie delle singole persone come unica narrazione, che si contrappone a quella del continuo accostamento dei rifugiati come numeri.

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