Forza & coraggio
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E così ieri da una scissione di Forza Italia è nata Coraggio Italia. In attesa del prossimo step (Dopo Aprile Viene Maggio Italia) si impongono due considerazioni. La prima è che ormai la scissione è patrimonio anche del centrodestra, mentre un tempo era uno sport tipico dell'indipendentismo sardo e del progressismo italiano. Quest'ultimo in particolare si è sempre spezzettato con entusiasmo, avendo come unica regola che i frazionisti devono aggiungere al nome della loro scheggia di sinistra le diciture "unita" o "per l'unità" però restando seri, come in "Lol – chi ride è fuori". Nel campo conservatore invece la regola è che nel nome della nuova formazione va usata la parola "Italia", e questo è l'ennesimo indizio che Renzi è di destra visto che ha chiamato la sua creaturina Italia Viva e non "Vivi Unitari" o "Unità viva", che sarebbe stato imbarazzante dopo che come segretario del Pd l'Unità la lasciò schiattare. Il secondo elemento è che in Coraggio Italia insieme agli ex azzurri sono entrati pure alcuni ex 5 Stelle, cioè dei personaggi che ad Arcore sono sempre stati visti come giustizialisti assetati di esecuzioni capitali. E qui viene la malinconia per tanto spreco: come si fa a mettere insieme grillini e berlusconiani nello stesso partito senza poi battezzarlo Forca Italia?
Celestino Tabasso