L'Etna sta lentamente "scivolando verso il mare". A rivelarlo è uno studio pubblicato sul Bulletin of Volcanology e condotto dalla britannica Open University, secondo cui il vulcano si starebbe spostando in media di 14 mm all’anno.

Sebbene questo fenomeno sia diffuso e ben noto, per la prima volta è osservato direttamente e grazie alle oltre 100 stazioni GPS sparse ai lati dell'Etna, che hanno registrato gli spostamenti degli ultimi 11 anni.

Lo "scivolamento" riguarderebbe solo il fianco destro e si tratterebbe di un movimento lentissimo, relativo solo agli strati più superficiali del sottosuolo. "Ma la situazione andrà tenuta sotto stretto controllo – ammoniscono gli scienziati - perché potrebbe comportare un forte aumento dei rischi legati all’attività del vulcano stesso".

Pare non esistano motivi per una preoccupazione immediata, seppur ulteriori ed approfonditi studi saranno necessari per evitare di essere colti di sorpresa da eruzioni, frane o tsunami.

"Se tra 10 anni il tasso di movimento dovesse essere raddoppiato, sarebbe un avvertimento", ha detto il capo ricercatore John Murray, aggiungendo poi che se, al contrario, dovesse dimezzarsi, "non ci sarà nulla di cui preoccuparsi".

(Unioneonline/v.l.)
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