Raccontare la storia più antica dell'Isola, dall'arcaico prenuragico al tardo bizantino, in maniera accessibile e inclusiva: questo è l'obiettivo del ciclo di conferenze "Sentieri del tempo. Archeologia per tutti", promosso dal Gak – Gruppo Archeologico Kalaritano, che prosegue in questa settimana con il suo primo appuntamento in presenza. Dalle 10, alla sala conferenze della Mem di Cagliari, sarà ospite l'archeologa Emerenziana Usai per accompagnare il pubblico alla scoperta delle meraviglie sarde dell'Età del Rame, o Eneolitico, circa cinquemila anni fa. 

Inaugurata già il 22 ottobre dall'incontro online con la professoressa Giuseppa Tanda e la sua esperta conoscenza della preistoria sarda e delle Domus de Janas, l'iniziativa entra nel vivo domani con il primo incontro dal vivo. Sarà offerto un ampio quadro sulle ricche culture eneolitiche della Sardegna, dalla continuità e innovazione delle fasi "Sub Ozieri", "Filigosa" e "Abealzu" ai mutevoli filoni detti "Monte Claro" e "Campaniforme". Si parlerà inoltre del villaggio di Su Coddu-Canelles all'ingresso di Selargius, delle ceramiche ritrovate a Terramaini e Viale Colombo a Quartu, dell'altare turritano di Monte d'Accoddi, della Dea Madre di Porto Ferro, delle ceramiche infornate di Abealzu e di altri materiali connessi a queste culture. Sarà infine dedicato un focus sulle origini del megalitismo sardo e all'ipogeo di Scaba 'e Arriu, importante sito di ritrovamenti.

Emerenziana Usai, laureata in lettere antiche all'ateneo del capoluogo e poi perfezionatasi in archeologia con una tesi sulle Domus de Janas di Pimentel, entra nel 1979 all'allora Soprintendenza archeologica di Cagliari e Oristano dove ricopre diversi ruoli di rilievo. Ha poi partecipato anche a numerosi scavi e pubblicato studi su siti archeologici nel cagliaritano e nell'oristanese, effettuando circa duecento pubblicazioni scientifiche a nome proprio o in collaborazione. 
Dopo l'appuntamento di domani, "Sentieri del tempo" tornerà il 28 novembre, con l'età del Bronzo illustrata da Maria Rosaria Manunza, mentre il 12 dicembre Caterina Lilliu esporrà l'ultima fase nuragica e lo sbarco fenicio. Il 9 gennaio Andreina Siddu descriverà il passaggio dalle colonie fenicie al dominio cartaginese, e ancora il 23 Simonetta Angiolillo si concentrerà sulla Sardegna romana. Infine, il 20 febbraio Marco Muresu chiuderà con un incontro sulla Sardegna tardoantica e bizantina.

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