Dimissioni in blocco per il comitato scientifico degli Uffizi.

La decisione degli esperti del museo fiorentino arriva in segno di protesta contro la decisione del direttore, Eike Schmidt, di prestare il "Ritratto di Leone X" di Raffaello per la grande mostra in occasione dei 500 anni dalla morte dell'artista urbinate che si terrà alle Scuderie del Quirinale, a Roma, dal 5 marzo al 2 giugno.

A rassegnare le dimissioni per lo spostamento del dipinto, per l'occasione restaurato dall'Opificio delle pietre dure, sono Donata Levi, Tomaso Montanari, Fabrizio Moretti e Claudio Pizzorusso.

In una lettera indirizzata agli enti che li hanno nominati - il ministero dei Beni culturali, l'Università e il Comune di Firenze - Levi, Montanari, Moretti e Pizzorusso, spiegano di aver lavorato per mesi alla lista delle opere inamovibili degli Uffizi - 24 in tutto -, una lista approvata anche dal direttore Schmidt. Con queste motivazioni, nella riunione del 9 dicembre scorso, il prestito del "Ritratto di Leone X", citato al numero 21 della lista come opera identitaria del museo fiorentino, era stato negato.

"Oggi siamo venuti a conoscenza dalla stampa - si legge nella lettera del comitato scientifico che ha rassegnato le dimissioni - che il dipinto si trova già nella sede espositiva di Roma. (…) Pensiamo che tenerci occupati per mesi nella stesura di liste poi inapplicate vanifica l'esistenza stessa del comitato. Pensiamo che le dimissioni collettive del comitato scientifico del più importante museo italiano renda ineludibile un ripensamento e una ridefinizione del ruolo dei Comitati Scientifici nel governo dei musei autonomi".

(Unioneonline/v.l.)
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