“Desaparecidos Sardi in Argentina”: il dramma dei nostri emigrati nelle pagine di storia e memoria
Migliaia i sardi che, spinti dalla povertà, sono andati nel Paese sudamericano. Molti di loro vittime della dittatura militare(Ansa)
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Un nuovo progetto voluto dalla Regione Sardegna fa luce su una pagina dimenticata della storia sarda: quella dell’emigrazione verso l’Argentina e il dramma dei desaparecidos sardi. Grazie ai fondi regionali del PAE 2024, prende il via il progetto “D.S.A. Desaparecidos Sardi in Argentina”, che punta a raccontare il viaggio di tanti sardi che, cercando una vita migliore in Sud America, si sono trovati ad affrontare la tragedia della dittatura argentina e la tragica sorte dei giovani scomparsi durante gli anni bui della Guerra Sucia.
A cavallo tra il XX e il XXI secolo, l’Argentina ha ospitato migliaia di emigranti sardi, spinti dalla povertà e dalla mancanza di opportunità nel loro paese d’origine. Lì, molti hanno trovato un lavoro, costruito famiglie, ma purtroppo, negli anni Settanta, una parte di loro è stata inghiottita dalle atrocità della dittatura militare argentina. Migliaia di uomini e donne, tra cui molti sardi, sono stati arrestati, torturati e uccisi, mentre altre centinaia sono rimaste scomparse senza lasciare traccia. Il progetto intende ripercorrere quelle storie di speranza tradita e di vite spezzate, iniziando proprio dal cuore della Sardegna, dove questi drammi sono poco conosciuti.
Il fine del progetto è un libro di circa 150 pagine, curato dalla scrittrice Stefania Cuccu, che, affrontando temi storici fondamentali, descriverà le cause della massiccia emigrazione sarda in Argentina, a partire dal contesto italiano delle due guerre mondiali. Il testo esplorerà anche la nascita dei Circoli degli Emigrati Sardi, che hanno svolto un ruolo basilare nel mantenere vive le tradizioni e i legami con la terra d’origine, e approfondirà la vicenda di Cosimo Tavera, un emigrato sardo che si distinse per il suo impegno umanitario.
Uno degli obiettivi più ambiziosi è sensibilizzare le nuove generazioni sulla tragica vicenda dei desaparecidos e sull’importanza della memoria storica. Il libro sarà distribuito direttamente nelle scuole secondarie sarde, evitando che resti dimenticato tra gli scaffali delle biblioteche, fornendo così agli insegnanti uno strumento educativo per trattare un tema tanto delicato quanto necessario. Questo segna solo l’inizio di un percorso che mira anche a istituire una “Giornata della Memoria” dedicata ai desaparecidos sardi, in linea con le commemorazioni annuali della “Giornata della Memoria per la Verità e la Giustizia” che l’Argentina celebra il 24 marzo.
La diffusione del libro non si limiterà alla Sardegna, ma raggiungerà anche i Circoli degli emigrati sardi in Italia e nel mondo, con l’intento di creare una rete globale di memoria e solidarietà. Il progetto, che ha ricevuto anche il supporto di circoli sardi all’estero, come quelli di Belgio e Germania, è un esempio di come l’emigrazione sarda, purtroppo legata anche a esperienze dolorose e atroci, possa rafforzare l’identità di una comunità che, attraverso la conoscenza e la narrazione di storie tragiche, trova un motivo in più per ricordare, per non dimenticare e per impegnarsi affinché la storia non si ripeta.