Due poesie inedite della scrittrice americana Sylvia Plath, morta suicida nel 1963 a causa della depressione, sono riapparse dalla carta carbone custodita in un taccuino privato.

I due componimenti - scoperti in un archivio della biblioteca dell'Università dell'Indiana - si intitolano "To a Refractory Santa Claus" e "Megrims", e il foglio di carta copiativa che li ha rivelati è stato trovato da due professori universitari, Gail Crowther e Peter K. Steinberg, che stanno conducendo delle ricerche per un nuovo libro sull'autrice statunitense.

I biografi attribuiscono il tragico gesto della Plath alla tormentata storia d'amore con il poeta inglese Ted Hughes. I poemi ritrovati furono composti nel 1956, quando la relazione della Plath con Hughes era ancora agli inizi.
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