Da Monserrato alla ribalta mondiale: la moda sostenibile degli studenti conquista Junk Kouture
Hanno trasformato rifiuti in poesia, scarti in bellezza, creatività in consapevolezza. Gli studenti dell’Istituto Comprensivo non stanno solo cucendo vestiti, stanno ricucendo il futuroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con quattro creazioni selezionate su appena quaranta da tutta Italia, l’Istituto Comprensivo di Monserrato entra ufficialmente nella semifinale nazionale del concorso internazionale Junk Kouture, la più grande sfida al mondo dedicata alla moda sostenibile under 18.
Ed è già un trionfo: il talento sardo si fa spazio tra i migliori giovani designer emergenti, con abiti che parlano di natura, cambiamento e rinascita, usando solo materiali di scarto.
I quattro abiti che hanno fatto innamorare la giuria sono: Wave of Change, indossato da Marta Desogus: un’onda che vuole travolgere l’indifferenza. Reborn, portato da Sara Frau: una rinascita fatta di fili e simboli. Nature’s Harmony: United in Diversity, indossato da Wessim Ben Khedher: un inno alla biodiversità e all’inclusione. Human Blossom, interpretato da Marta Puca: l’essere umano come fiore fragile e potente allo stesso tempo.
Un risultato straordinario che riempie di orgoglio l’intera scuola, guidata da un team di docenti che ha creduto fortemente nel valore formativo della creatività e della sostenibilità. Ora si guarda avanti: solo 10 abiti su 40 accederanno alla finale mondiale, dove i ragazzi di Monserrato potranno portare il loro messaggio sulle passerelle internazionali.
Il progetto, coordinato dalla docente Carla Vargiu, è un invito all’educazione alla cittadinanza globale, al rispetto per l’ambiente e soprattutto ripone fiducia nelle nuove generazioni. Così a Monserrato, tra le aule e i laboratori, si sogna in grande. E si sogna a impatto zero.