Due artisti e le loro pitture immaginifiche e visionarie per celebrare papa Sisto V in Sardegna per il suo cinquecentesimo anniversario dalla nascita, e il lussurgese Monsignor Giovanni Sanna, vescovo di Ampurias e Civita, che fu un fedelissimo del papa marchigiano. Una mostra per eternare l’inscalfibile cristianità, la grande virtù morale e le opere sociali dei due prelati in piena epoca della Controriforma.

Luciano Capriotti (in arte Capri Otti) propone dipinti con tecnica mista che raffigurano l'epopea Sistina con i ritratti del Papa, la sua magnificenza, il suo oneroso compito, gravato dalla solitudine, di traghettare la chiesa universale di Roma in pieno Rinascimento quando tante forze esogene minavano la sua storia millenaria.

Il lussurgese Francesco Pintus (in arte Franz) invece ritrae personaggi lussurgesi contemporanei nel loro candore, con le loro rughe espressive di fiducie e angosce, aneliti e tormenti, tra cui anche alcuni confratelli adepti della rappresentazione della Settimana Santa di Santu Lussurgiu.

Un'altra opera in mostra (foto Joseph Pintus)
Un'altra opera in mostra (foto Joseph Pintus)
Un'altra opera in mostra (foto Joseph Pintus)

Il vernissage sabato 16 luglio, quando il presidente dell'Archeoclub APS di Santu Lussurgiu Umberto Guerra taglierà ufficialmente il nastro per un evento unico nell’Isola, che si affianca ai tanti appuntamenti per celebrare il Papa “tosto” marchigiano, sparsi nella Penisola.

Guerra, marchigiano di nascita ma lussurgese d’adozione, è da sempre studioso di papa Sisto V, e anche di Monsignor Sanna, il prelato lussurgese, che fu incaricato dal pontefice marchigiano con l'Arcinconfraternita del Gonfalone per redimere, sullo scorcio del Cinquecento, gli schiavi cristiani di Algeri, e intrattenne rapporti diplomatici con il sultano di Costantinopoli.

Sanna è ricordato per le sue grandi opere culturali e di edilizia religiosa nell'Isola perché fondatore di ben tre case del noviziato gesuitico (a Cagliari, Sassari e Busachi), poi fece costruire il ponte sul fiume Coghinas, fece completare la concattedrale di Sant'Antonio di Castelsardo, inoltre abbellì con ricchi arredi sacri la parrocchia di San Pietro di Santu Lussurgiu.

Una mostra per omaggiare i due grandi prelati del Rinascimento e per rinvigorire il forte legame tra le regioni Marche e Sardegna nato dal gemellaggio tra le cittadine di Montalto delle Marche, patria di Sisto V, e Santu Lussurgiu paese natale di Monsignor Sanna, negli anni ’80 del Novecento. La mostra durerà fino a settembre.

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