Cinque anni fa moriva a Castelfranco Veneto, la stessa città in cui era nata 89 anni prima, Tina Anselmi, la prima donna a ricoprire l’incarico di ministro della Repubblica. La sua figura e il suo impegno sono stati ricordati oggi da Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, con un tweet in cui scrive: "Cinque anni fa ci lasciava Tina Anselmi, una delle madri della nostra Repubblica. Giovanissima partigiana, insegnante, politica di polso, sindacalista, fervente cattolica. Prima donna ministro, sempre coerente ma aperta al dialogo, ha cambiato la storia dell'Italia". 

“Ero al suo funerale – aggiunge Annamaria Parente, presidente della commissione Igiene di Palazzo Madama – e durante il rito mi riecheggiavano le parole che sempre ascoltavamo da Tina: ricordatevi che nessuna conquista è per sempre. Ho sempre considerato queste parole come il vero lascito della prima donna ministro della storia repubblicana. In questi lunghi mesi di pandemia abbiamo rievocato insistentemente l'Anselmi come madre del servizio sanitario nazionale. La 'sua' legge del '78 portava con sé valori come globalità delle prestazioni, universalità dei destinatari e uguaglianza del trattamento. Adesso, a più di 40 anni, il sistema sanitario mostra fragilità e falle e l'esperienza della pandemia ci indica la necessità di riformarlo, soprattutto nella prossimità delle cure, nella preparazione ad altre pandemie, nella prevenzione e uniformità in tutto il territorio nazionale. È proprio vero che le conquiste non sono mai per sempre. Dobbiamo agire nel nostro tempo perché l'articolo 32 della Costituzione sia pienamente applicato e la sanità possa funzionare secondo i principi cardini della legge Anselmi".

(Unioneonline/s.s.)

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