Si chiamano "urbexer", praticano, cioè, l'urbex, parola inglese che deriva dall'espressione "urban exploration": novelli Indiana Jones, non vanno però alla ricerca dell'arca perduta.

Si accontentano di visitare e immortalare i luoghi abbandonati dall'uomo.

Un fenomeno nato negli Stati Uniti e che, sotto la spinta di Marcello Polastri, ha preso piede anche in città.

D'altronde, sono tantissimi i siti abbandonati che meritano di essere riscoperti: dal padiglione Nervi all'ex ospedale Marino, è decisamente interessante vedere quei luoghi, un tempo pieni di vita e ora dimenticati.

Un'attività alla quale si dedicano tantissimi giovani, come Andrea Palla, trentenne cagliaritano, che ha un seguitissimo canale YouTube.

Ma ci sono anche adulti che praticano l'urbex: particolarmente attivi sono "Le pecore nere", gruppo formato da cinque quarantacinquenni, Andrea Gambula, Federico Casti, Alessio Scalas, Gianluca Marotto, Luca Secci.

Sono stati loro a mostrare per la prima volta il fondo del pozzo di San Pancrazio. Un'impresa indimenticabile. Ma anche tutte le altre visite, raccontate nel loro sito, meritano di essere conosciute.
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