Appuntamento da non perdere domani sera, martedì 12 marzo, al cinema Odissea di Cagliari (viale Trieste 84). Alle 19.15 e alle 21.30 Meryem Benm’Barek, regista franco-algerina rivelazione della scena cinematografica internazionale, incontrerà il pubblico prima della proiezione in esclusiva del suo lungometraggio d’esordio, "Sofia", premiato per la migliore sceneggiatura al festival di Cannes 2018, nella sezione "Un certain regard".

Sofia è una ragazza di vent’anni che vive a Casablanca con i genitori. Durante un pranzo di famiglia viene colta da crampi allo stomaco. La cugina Lena, studentessa di medicina specializzanda in oncologia, capisce subito di cosa si tratta e la accompagna in ospedale per partorire.

Inizia una lotta contro il tempo per scoprire chi è il padre della piccola e per fargliela riconoscere. Altrimenti Sofia, a causa dell’articolo 490 del codice penale, rischia un anno di prigione per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio.

Il tema delle disuguaglianze fra classi sociali accomuna, in forme diverse, tutto il mondo occidentale capitalista, di cui il Marocco è parte. Cosa comporta questa legge per la popolazione marocchina?

"Il dibattito è acceso. Ogni giorno in Marocco nascono più di 150 bambini al di fuori del matrimonio. Questo provvedimento non impedisce di avere una vita sessuale extra-matrimoniale, ma costringe a viverla in modo clandestino. Un problema che non tocca chi vive nei quartieri bene e ha i mezzi economici per spostarsi dalla casa di famiglia o fare un viaggio. Le ricadute sono però rilevanti sotto il profilo socio-sanitario, per quel che riguarda lo statuto giuridico dei bambini figli di genitori non sposati (esposti al rischio di abbandono), la questione delle ragazze madri, il ricorso alla contraccezione (molti giovani ancora non sanno di poter accedere a questa possibilità in ospedale)".
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