Bolotana "abbraccia" il mondo: successo per il Festival Folk
Cala il sipario sulla 32esima edizione del Festival: «È stata straordinaria»(Locci)
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«Non potremmo essere più soddisfatti e fieri del nostro lavoro. È stata una 32esima edizione straordinaria». Queste le parole che arrivano dall’associazione culturale e folclorica “Ortachis”. Nella notte è calato il sipario sul Bolotana Festival Folk, evento che dal 18 al 20 luglio ha catalizzato l’attenzione sul piccolo paese del Marghine. Il pubblico, ogni sera più numeroso, ha affollato piazza del Popolo per rendere omaggio alla multiculturalità e festeggiare insieme a popoli provenienti da tre continenti e sette nazioni. Un inno all’inclusione.
Suoni e colori differenti
Giorno dopo giorno, la manifestazione si è arricchita di suoni e colori. È accaduto giovedì con il concerto di Maria Giovanna Cherchi, madrina dell’iniziativa. Per proseguire l’indomani con le esibizioni del gruppo folk del Benin, il “Mariara” del Venezuela, il “Milenko Stojković” di Kličevac della Serbia e concludersi sabato con “Suonomar” della Colombia, l’ensemble di musica folk “Radi Radev” della Bulgaria, il “Samba Alegria” del Brasile e l’associazione culturale “Pom’Kanel” della Martinica. Costumi sgargianti, musiche tipiche, canti tradizionali. Un mix esplosivo che ha riempito le strette vie del centro storico del paese con sfilate e brevi esibizioni, preludio di ciò che sarebbe accaduto sul palco. Spettatori estasiati, adulti e bambini catturati dal ritmo irrefrenabile di musiche e danze venute da lontano. Movenze seducenti e abiti originali. Tutto nella tre giorni del festival è stato esaltante, da togliere il fiato.
Un successo
«Il segreto di tanto successo sta nell’unità di intenti. Nel forte legame tra i membri dell’associazione Ortachis - dicono gli organizzatori -. Buona volontà, sacrificio e tanta voglia di regalare sempre qualcosa di nuovo». La verità è che senza queste persone, una cinquantina in tutto tra “veterani” e giovani leve, il Bolotana Festival Folk non potrebbe esistere. O almeno, non sarebbe potuto arrivare fino a oggi. Tanti i compiti da svolgere nell’arco dell’anno. Si va dalle questioni burocratiche all’imprescindibile compito di intercettare risorse per finanziare l’iniziativa. Ancora una volta Bolotana ha dato il meglio di sé, anche sul fronte dell’ospitalità. Le rappresentanze straniere sono state accolte nel centro del Marghine.
Sguardo al 2025
Terminata la 32esima edizione, a Bolotana pensano già alla prossima. L’evento 2024 è stato da incorniciare, come testimonia pure il tutto esaurito fatto registrare nelle strutture ricettive della zona. Merito del cartellone che ha visto protagonisti anche numerosi artisti isolani. Dal piccolo fisarmonicista Gabriele Solinas al più navigato Carlo Boeddu, passando per i gruppi folk “Tradissiones populares” di Silanus, i “Valenza” di Nuragus, “Santu Predu” di Nuoro, i Tenore “Su Connottu” di Fonni per finire con Boes e Merdules di Ottana, i Tamburini e trombettieri della Sartiglia di Oristano. Vera essenza della Sardegna autentica. Ad affiancare gli “ambasciatori” della tradizione folk isolana ci sono stati pure due giovani artisti in ascesa. Il rapper romano Icy Subzero e a seguire DanyJeey. Nella serata conclusiva di sabato 20 luglio hanno riempito la piazza con centinaia di giovani che hanno ballato fino a tarda notte.